“Inevitabile l’impatto su specie già gravemente minacciate come il Fratino”. In Toscana sono previsti due concerti a Viareggio.
di Gabriella Congedo
Si scaldano i motori per la nuova edizione del Jova Beach Party, tour di mega concerti sulle spiagge in programma per l’estate 2022. Due le date in Toscana, il 2 e 3 settembre a Viareggio, ed è già partita la prevendita dei biglietti.
Ma è opportuno permettere lo svolgimento di questi grandi eventi sulle nostre spiagge con l’afflusso massiccio di persone che comportano? Non si rischierà di dare il colpo di grazia a un ecosistema fragile e iper sfruttato come quello costiero?
Si ricorderà che per il tour del 2019 le polemiche non erano mancate. Adesso, in vista della prossima edizione, gli ornitologi italiani riuniti nel Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino (CNCF), che collabora con ISPRA ed è organo di consulenza del ministero della Transizione Ecologica, tornano a far sentire la propria voce. “Esprimiamo dissenso e preoccupazione – dicono – per gli eventi che verranno organizzati sulle spiagge e in qualsiasi altro spazio naturale che non sia espressamente destinato a ospitare grandi numeri di persone e le infrastrutture necessarie allo scopo”. I concerti, se confermati negli stessi siti del 2019 o in siti analoghi “causeranno un forte impatto negativo su ambienti naturali o semi naturali molto delicati” dove “vivono specie faunistiche e floristiche di grande pregio, sempre più rare lungo le coste italiane”.
E, per l’appunto, le spiagge scelte per il Jova Beach Party spesso sono anche luoghi di nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus), un piccolo e fragile uccellino a rischio estinzione che si riproduce lungo i litorali ed è diventato il simbolo stesso dell’ecosistema dunale. Purtroppo la popolazione italiana di questa specie ha subito un drastico calo e si è ridotta di almeno il 50% negli ultimi 20 anni. Per questo in Italia è classificata “Endangered” (in pericolo) nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti mentre l’Unione Europea l’ha inserita nell’allegato I della Direttiva Uccelli tra le specie per cui sono previste misure speciali di conservazione della popolazione e dell’habitat.
Nel 2019 i 250 ornitologi partecipanti al XX Convegno Italiano di Ornitologia avevano approvato all’unanimità una risoluzione sull’impatto dei grandi eventi sul fratino chiedendo che “non vengano svolti eventi che prevedano consistenti afflussi di pubblico negli ambienti costieri naturali o con residua naturalità frequentati o potenzialmente utilizzabili dal fratino e da altre specie di interesse conservazionistico”. Vedremo se a questo giro saranno ascoltati.
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