Si chiedono anche più controlli: “Sono migliaia gli uccelli selvatici che muoiono ogni anno nel tentativo di fuggire da rumore, fumo e luci”.
di Iacopo Ricci
Il tradizionale “bombardamento” della notte di Capodanno ha effetti devastanti sugli animali, e in particolare sugli uccelli selvatici. Sono migliaia quelli che muoiono ogni anno nel tentativo di fuggire da rumore, fumo e luci.
Per evitare questa inutile strage la Lipu ha scritto all’ANCI Toscana. La richiesta ai sindaci è di vietare con apposite ordinanze la vendita e l’utilizzo di articoli pirotecnici rumorosi, i famigerati “botti” di fine anno. Ma non basta. Si chiede anche di informare adeguatamente i cittadini e mettere in campo controlli efficaci affinché le ordinanze vengano rispettate.
“L’uso dei “botti” comporta incidenti anche gravi alle persone – informa una nota della Lipu – emissione di particolato fine, inquinamento acustico e disturbo pure per animali d’affezione, quali cani e gatti. Vi è da sottolineare al contempo l’impatto che si produce sulla fauna selvatica – e in particolare verso gli uccelli”.
I danni prodotti dai petardi sulla fauna selvatica non sono molto conosciuti. Generalmente si pensa che gli animali selvatici preferiscano vivere lontano dall’uomo ma non è così. Molte specie si sono adattate a vivere nei centri urbani, dove trovano cibo e riparo dai predatori. Gli uccelli, in particolare, vedono nelle città dei buoni habitat per la nidificazione e lo svernamento. Giardini privati e pubblici accolgono passeri, fringuelli, merli, tortore dal collare, pettirossi, cince e molte altre specie, che vi trascorrono le giornate o li utilizzano come “dormitori”.
Che cosa succede quando il silenzio della notte viene squarciato da rumori forti e improvvisi? “Disorientati dal rumore, dalle luci e dal fumo gli uccelli, nel tentativo di fuggire, si alzano in volo terrorizzati e si schiantano contro edifici, vetrate, cavi, infrastrutture varie, ferendosi gravemente e nella maggior parte dei casi perdendo la vita” scrive all’ANCI nazionale il presidente della Lipu Aldo Verner.
Un esempio clamoroso è quanto successo a Roma durante il Capodanno 2021 quando centinaia di storni, che avevano scelto come dormitorio gli alberi della stazione Termini e della parte alta di via Cavour, si alzarono in volo terrorizzati e morirono andando a sbattere contro cavi ed edifici. Tutto questo nonostante il divieto di “botti” deliberato dal Comune. Non basta emanare ordinanze. I sindaci, conclude il presidente della Lipu, devono “fare quanto in loro potestà perché tali ordinanze siano concretamente attuate”.
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