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La Guida dei Centomila orti nel carcere dei detenuti orticoltori

La fortezza medicea sede del carcere di Volterra
La fortezza medicea sede del carcere di Volterra
Giovedì 21 marzo presso la Casa di reclusione di Volterra sarà presentata la “Guida per una orticoltura pratica” voluta dalla Regione Toscana attraverso l’Accademia dei Georgofili.

 

VOLTERRA (Pi) – Tra i “centomila orti” promossi dalla Regione Toscana con un progetto che ha coinvolto 62 Comuni, quello di Volterra è certamente uno dei più particolari: “L’orto in carcere” è stato realizzato dal Comune insieme alla Casa di reclusione di Volterra per offrire ai detenuti la possibilità di cimentarsi in attività ricreative e agricole rispettando il dettato costituzionale della funzione rieducativa della pena; amplia la conoscenza e il rapporto fra detenuti e cittadini di Volterra; coinvolge il volontariato locale; valorizza un’area di straordinario valore storico e bellezza come la fortezza Medicea.

Giovedì 21 marzo, ore 11, “L’orto in carcere” farà da scenario alla presentazione della “Guida per una orticoltura pratica“, voluta dalla Regione Toscana attraverso l’Accademia dei Georgofili. Un vero e proprio strumento di lavoro per le amministrazioni comunali intenzionate a dar vita a nuovi “complessi di orti“, per le associazioni chiamate a gestirli e per tutti gli orticoltori che si accingono a produrre sui terreni a loro assegnati.

La guida sarà presentata con un incontro in programma alle ore 11 all’interno del carcere di Volterra cui parteciperà anche l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi insieme al sindaco di Volterra Marco Buselli, alla direttrice della casa di reclusione Maria Grazia Giampiccolo e al presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini.

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