Il Parco Arcipelago Toscano annuncia una nuova maglietta di cotone biologico al 100% con un disegno di foca dell’artista Lisa Berté.
CAPRAIA (Li) – Di un anno fa la notizia che, dopo sessant’anni, la foca monaca (Monachus monachus) era tornata a visitare la grotta che prende il suo nome, nella costa occidentale dell’isola di Capraia. Un’ordinanza disponeva subito il divieto assoluto di accesso al tratto di mare compreso tra Punta delle Cote a nord e la Baia a sud di Punta delle Cote, dove il rarissimo mammifero marino era stato avvistato a più riprese. Si tratta di una specie classificata come minacciata di estinzione e l’ultimo avvistamento nell’Arcipelago Toscano era stato nel 2009 all’Isola del Giglio.
La specie è entrata a far parte della lista dei mammiferi marini più ricercati e attraenti del mare protetto toscano ed è stata inserita a pieno titolo negli allestimenti digitali dei nuovi Centri di educazione ambientale di Capraia, Rio Marina e Marciana Marina insieme agli altri mammiferi marini che popolano le acque circostanti le isole di Toscana.
E alla foca monaca il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano dedica una nuova maglietta che arricchisce la collezione del proprio catalogo merchandising. Dalle mani di Lisa Berté (una wildlife artist che già in passato ha collaborato con il Parco) è stato creato un simpatico disegno naturalistico del timido mammifero, con l’approvazione del personale tecnico di Ispra che aveva validato i recenti avvistamenti.
Per il cotone il Parco ha selezionato una ditta italiana che fornisse un filato 100% cotone biologico con certificazione GOTS (Global Organic Textile Standard). Da oggi la maglietta è in vendita presso i CEA di Rio, Marciana, Lacona e gli Info Park di Portoferraio e Pianosa, presto disponibile anche sulle isole di Capraia e Giglio.
E in caso di avvistamento dalla barca di una foca monaca il Parco raccomanda di “spegnere il motore, mantenere il silenzio, non inseguire l’animale e avvisare la Capitaneria di Porto”. La foca monaca è una specie protetta dalla normativa italiana che ne vieta non solo l’uccisione e la cattura, ma anche il semplice disturbo.
Fonte: Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
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