Destinato al trattamento degli scarti di cartiera e di altri rifiuti non pericolosi, è stato contrastato duramente dai comitati di cittadini e dallo stesso Comune.
Redazione
FORNACI DI BARGA (Lu) – L’impianto di trattamento dei rifiuti a Fornaci di Barga non s’ha da fare. Lo ha deciso la Conferenza dei Servizi della Regione Toscana esprimendo parere negativo sul progetto del gassificatore di KME (“Rilancio dello Stabilimento KME Italy S.p.a. di Fornaci di Barga (LU) con la realizzazione di una Piattaforma energetica”). L’azienda adesso ha 10 giorni di tempo per presentare le proprie osservazioni.
Il progetto del colosso del rame KME riguarda la costruzione nella valle del Serchio di un nuovo gassificatore di rifiuti speciali non pericolosi che dovrebbero provenire per lo più dal distretto della carta lucchese. Lo scopo, fornire energia elettrica allo stabilimento metallurgico e consentirne così il rilancio, che consisterebbe nella riconversione dalla fusione termica alla fusione elettrica del rame e delle sue leghe con la sostituzione degli attuali forni.
Il progetto, che interessa i comuni di Barga e Gallicano, è stato contrastato con tutti i mezzi da cittadini, comitati e dallo stesso Comune di Barga, che considera il pirogassificatore pericoloso per la salute e con un impatto paesaggistico pesante. Ora dopo tante battaglie, manifestazioni e raccolte di firme, la vicenda sembra essere arrivata al capolinea.
“Grande soddisfazione, il Comune ha visto riconosciute le ragioni di una battaglia che ha sostenuto praticamente dall’inizio della vicenda. – ha commentato la sindaca di Barga Caterina Campani – Tra gli elementi che hanno pesato nel giudizio negativo il contrasto con gli strumenti urbanistici, le valutazioni della Soprintendenza in merito agli impatti sul paesaggio e dell’Azienda sanitaria in relazione alla salute pubblica”.
“Battaglia vinta dopo tante resistenze – ha aggiunto il senatore dem Andrea Marcucci, nativo di Barga – e un grazie va ai cittadini che hanno sostenuto con passione e convinzione questa battaglia e alla sindaca del mio Comune, Caterina Campani, per la sua tenacia”.
Un attestato di sostegno ai lavoratori KME arriva dal movimento La Libellula, fra i più attivi e determinati nell’opposizione al progetto: “Il nostro primo pensiero va ai lavoratori – dichiarano in una nota – che mai abbiamo considerato antagonisti e verso cui abbiamo la più grande solidarietà. Di una cosa siamo convinti: il pirogassificatore non sarebbe stato una tutela per l’occupazione della valle. Crediamo che i lavoratori meritino qualcosa di più”.
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