Nessuna evidenza scientifica della sua capacità di distruggere il virus mentre l’uso massiccio è dannoso per le falde, i corsi d’acqua, la salute di persone e animali.
di Iacopo Ricci
Istituto Superiore di Sanità e ISPRA bocciano l’uso massiccio di ipoclorito di sodio (varechina) per la disinfezione di strade e marciapiedi; una pratica non solo inutile ma dannosa per le falde acquifere, i corsi d’acqua, la salute di persone e animali.
E così le massime autorità governative confermano che non c’è alcuna evidenza scientifica della capacità dell’ipoclorito di sodio di distruggere il virus, mentre è sicuro che l’uso eccessivo e prolungato è devastante per l’ambiente e per l’uomo.
Queste preoccupazioni hanno trovano conferma in un documento di indirizzo del sistema SNPA – ISPRA, Sistema Nazionale per la Protezione ambientale pubblicato ieri dopo una videoconferenza con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa per “condividere alcune indicazioni uniformi sul territorio nazionale per minimizzare i possibili impatti ambientali relativi alla pulizia degli ambienti esterni e dell’utilizzo di disinfettanti nel quadro dell’emergenza Covid 19”.
Nel documento si sottolinea giustamente l’opportunità di procedere alla pulizia straordinaria delle strade per affrontare l’emergenza sanitaria “con prodotti convenzionali” ma si ricorda che l’ipoclorito di sodio è una sostanza corrosiva per la pelle e dannosa agli occhi e che il suo uso per la disinfezione delle strade “è associabile a un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente con conseguente possibile esposizione della popolazione e degli animali e può nuocere alle acque superficiali e a quelle sotterranee”.
Infine il documento evidenzia come l’ipoclorito di sodio, in presenza di materiali organici presenti sul manto stradale, possa dare origine alla formazione di sottoprodotti pericolosi per la salute e ad altre sostanze cancerogene volatili.
“Oggi bisogna remare tutti insieme nella stessa direzione e tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini – ha commentato al termine della videoconferenza il ministro Sergio Costa – anche e soprattutto in una situazione di emergenza come questa”.
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