Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Inquinamento acustico: troppo rumore in città fa male al nostro cuore

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Secondo due studi condotti in Francia e Germania il caos eccessivo e prolungato, soprattutto di notte, aumenta sensibilmente il rischio di infarto e ictus.

 

di Sandro Angiolini
1 settembre 2024

Oggi, e da 19 anni a questa parte, è la Giornata per la Custodia del Creato. Così l’ha denominata la Chiesa cattolica, accompagnandola dal motto “Spera e agisci con il Creato”.  Se potessi, probabilmente modificherei leggermente questa espressione con “Informati bene, spera e agisci per il Creato”.

Così almeno mi suggerisce una notizia apparsa in settimana, che dovrebbe stare particolarmente a cuore a tutti noi. La notizia in questione (Il rumore in città fa male al cuore, aumenta il rischio di infarto (adnkronos.com) presenta i risultati di due diversi studi condotti rispettivamente in Germania e in Francia sui danni provocati dall’inquinamento acustico sul nostro apparato cardiaco .

Ve la faccio breve: in entrambe le ricerche è stato dimostrato che livelli medio-alti di rumore danneggiano il funzionamento del cuore aumentando sensibilmente il rischio di infarti e di altri seri problemi (ictus). Nel dettaglio, gli autori del secondo studio hanno osservato che c’era un aumento del 25% del rischio di eventi cardiovascolari maggiori per ogni aumento di 10 decibel A (dBa) di rumore durante la notte, indipendentemente dall’inquinamento atmosferico, dai livelli socioeconomici e da altri fattori. Perché questo accade? Perché il rumore cronico o eccessivo interferisce innalzando nel nostro corpo i livelli di ormoni dello stress (come cortisolo, adrenalina e noradrenalina) che a loro volta influiscono sul sistema endocrino immunitario e quello nervoso autonomo.

Non è la prima volta che in altri Paesi europei si studia questa relazione tra rumore e salute mentre (almeno su internet) non compaiono molti studi condotti in Italia. Tre considerazioni di fondo:

– quando si progettano strade, quartieri e abitazioni occorre prestare maggiormente attenzione all’isolamento acustico dei luoghi dove si riposa, non solo ad altri tipi di funzionalità. Le siepi e le alberature lungo le strade hanno un’utilità anche in questo senso (non solo per fermare le PM 10);
– due interventi che negli ultimi anni si stanno diffondendo (l’uso di auto elettriche -che non emettono rumore, e la realizzazione di “cappotti” agli edifici – per il risparmio energetico) hanno il positivo effetto collaterale di ridurre i livelli di rumore percepito;
– qualcuno potrà non essere d’accordo ma la notte è fatta per il riposo: riscopriamo perciò il grande valore del silenzio, anche per il nostro organo più importante.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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