La notizia che la geotermia sarebbe stata esclusa dagli incentivi era arrivata circa un mese fa. “Una scelta irresponsabile” l’aveva definita Rossi, che ora incontrerà Di Maio.
di Gabriella Congedo
La Regione Toscana ha ottenuto un arresto dell’iter di approvazione del decreto che esclude la geotermia dagli incentivi per le rinnovabili. E il presidente Rossi, che a suo tempo aveva chiesto l’immediata modifica del decreto, dovrà essere ricevuto dal ministro Di Maio per esporre le sue ragioni.
Le Regioni all’unanimità hanno infatti concordato di inoltrare al Governo la richiesta di rinviare il parere sullo schema di decreto sulle rinnovabili alla prossima Conferenza unificata e chiedono che il ministro allo Sviluppo Economico Luigi Di Maio riceva in via preliminare il presidente Enrico Rossi come richiesto il 9 novembre.
Lo ha comunicato l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni che ha partecipato ieri alla Conferenza unificata che si è svolta a Roma in rappresentanza del presidente Rossi.
Dopo la commissione Ambiente ed Energia del 6 dicembre, nella quale la Regione Toscana ha espresso la propria contrarietà al testo del decreto che prevede l’esclusione della geotermia dagli incentivi, Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, durante la conferenza di ieri a nome di tutte le Regioni italiane ha proposto il rinvio dell’espressione del parere e un incontro urgente del presidente Rossi con il ministro dello Sviluppo economico Di Maio.
Anche il Ministero dell’Ambiente ha preso tempo e ha fatto sapere di aver bisogno di ulteriori approfondimenti sulla bozza di decreto prima di esprimere un parere. E a fianco della Toscana nella battaglia per mantenere gli incentivi alla geotermia si è schierata anche l’Anci nazionale.
La geotermia in Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno energetico e può contare su 33 impianti attivi. La notizia del decreto ministeriale che l’avrebbe esclusa dagli incentivi sulle rinnovabili era arrivata circa un mese fa, provocando reazioni di segno opposto: da un lato l’esultanza dei comitati che da anni si oppongono agli impianti; dall’altro, una presa di posizione durissima della Regione Toscana e in primis del presidente Rossi, che aveva definito “irresponsabile” la scelta del Governo e chiamato il territorio e i parlamentari toscani alla mobilitazione immediata.
Con una lettera il 9 novembre Rossi aveva chiesto al ministro Di Maio un incontro urgente per prospettargli gli scenari, a suo parere rovinosi, che si aprirebbero se il “no” agli incentivi fosse stato confermato. Dal ministero non era pervenuta risposta. Ma adesso, con tutte le Regioni italiane e l’Anci uniti alla Toscana nella richiesta di sospendere l’iter, gli scenari probabilmente cambieranno.
Fonte: Regione Toscana
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