Rifiuti Zero Arezzo tra gli organizzatori capofila di un incontro che ha visto alcuni candidati dichiarare di far propri gli obiettivi di conversione ecologica dell’area.
Redazione
AREZZO – Cresce il dibattito pubblico sull’inceneritore di San Zeno dopo la delibera 1083 del 3 agosto 2020 della Giunta regionale relativa al Progetto di riposizionamento dell’impianto di recupero di rifiuti urbani di San Zeno”, grazie alla quale il polo aretino potrebbe essere ampliato e aumentare l’attuale linea di compostaggio per il trattamento di ulteriori 35.000 tonnellate annue oltre alle 23.000 già trattate.
Rifiuti Zero Arezzo, in collaborazione con Legambiente Arezzo, Wwf, Comitato Tutela Salute e Ambiente Valdichiana e l’adesione del Comitato Vittime della Discarica di Podere Rota, ha organizzato di recente un incontro con gli otto candidati alla guida del Comune: Laura Bottai del PCI, il sindaco uscente Alessandro Ghinelli per la coalizione di Centrodestra, Luciano Ralli dell’Alleanza di Centrosinistra, Marco Donati sostenuto da due liste civiche, il candidato del Movimento 5 Stelle Michele Menchetti, quello del Partito Comunista Alessandro Massimo Facchinetti, Fabio Butali per Prima Arezzo e Daniele Farsetti con la lista Patto civico per Arezzo.
Per gli organizzatori “la raccolta differenziata ad Arezzo anni fa era all’avanguardia, il prossimo sindaco dovrà avviare un processo virtuoso che riporti la città a un livello di dignità ecologica. L’inceneritore di San Zeno deve essere inteso come un impianto di transizione verso un regime di eccellenza in cui non avrà più motivo di esistere. La divergenza non è sul se ma sul quando”.
Nei loro interventi di presentazione programmatica sul tema rifiuti i candidati Bottai, Facchinetti, Farsetti e Menchetti hanno dichiarato di far propri integralmente i contenuti sia del “Documento programmatico di politica concreta dei rifiuti” elaborato dal Gruppo Rifiuti Zero Arezzo che del “Protocollo d’impegno verso una conversione ecologica in Toscana” elaborato da una rete di comitati ambientalisti della Toscana. Gli altri candidati non si sono schierati apertamente ma hanno ribadito il loro impegno incondizionato verso il miglioramento di quantità e qualità della raccolta differenziata e verso la limitazione dei livelli di operatività dell’inceneritore di San Zeno allo stretto necessario provinciale.
Per Rossano Ercolini di Zero Waste Italy “Arezzo deve raccogliere la sfida a divenire un centro di primo livello di responsabilità ecologica, e lo può fare programmando lo spegnimento o almeno il drastico ridimensionamento dei livelli di attività di San Zeno e la bonifica del territorio circostante con coraggio e determinazione, impegnandosi a conseguire il risultato in un orizzonte di 5 anni”. Per il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici “E’ di assoluta importanza svolgere analisi epidemiologiche relative all’impatto sanitario degli impianti sui territori circostanti” mentre il Gruppo Rifiuti Zero è convinto che “le principali analisi epidemiologiche debbano essere finanziate pubblicamente e svolte in via del tutto indipendente”.
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