Audizione in Regione per Andrea Rafanelli, responsabile bonifiche e autorizzazioni rifiuti e i giornalisti Valter Rizzo e Veronica Ulivieri. Presto saranno ascoltati anche Saviano e Gabanelli.
In Toscana c’è un uso eccessivo delle discariche, l’organizzazione impiantistica è “superata” perché “articolata su impianti storici, non ha subito evoluzione e si basa soprattutto sulle discariche quando il loro utilizzo dovrebbe essere residuale”. È quanto ha affermato Andrea Rafanelli, responsabile del settore bonifiche e autorizzazioni rifiuti in Regione, in “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti” presieduta da Giacomo Giannarelli (M5s). Rafanelli ha spiegato la necessità di sviluppare percorsi che disegnino un “modello innovativo, basato su tecnologie avanzate” e ha sottolineato il problema dei rifiuti speciali: “Sono circa tre volte quelli urbani e sul territorio rappresentano un problema”.
Tornando alle discariche, Rafanelli ha parlato di siti che “hanno radici storiche sul territorio” e per la maggior parte sono riservati ai rifiuti urbani. Sono state molte le attività di indagine attivate dal suo ufficio, ha detto parlando di Rimateria, sito di nuovo in esercizio (seppur in maniera ridotta) anche se “ancora sotto osservazione da parte del Noe”; quindi PistoiAmbiente, su cui sono stati aperti procedimenti amministrativi paralleli alle indagini della magistratura.
Sull’ampliamento di Scapigliato a Rosignano Marittimo Rafanelli ha informato che il sito è sotto procedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale) e Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per un aumento di volume pari a 3 milioni e mezzo di metri cubi, “una parte come sopraelevazione dell’attuale impianto e una parte come ampliamento vero e proprio” ha spiegato.
Veronica Ulivieri, firma de Il Fatto Quotidiano e autrice di inchieste sul traffico illecito di rifiuti, ha confermato quanto detto da Rafanelli sull’uso eccessivo delle discariche: “La Toscana è al 31% di conferimento in discarica, ben 6 punti sopra la media nazionale, e ha il 51% di differenziata, a metà strada tra i livelli virtuosi del Veneto e quelli bassissimi della Sicilia”. In linea con quanto già dichiarato dai rappresentanti della Fondazione Caponnetto, per la giornalista la Toscana ha avuto un “ruolo primario nel fenomeno Terra dei Fuochi” e ha ricordato che le organizzazioni criminali hanno definito la regione “meglio di un bancomat”.
Diverso l’approccio del giornalista e scrittore Valter Rizzo: “La narrazione è ferma a trent’anni fa. Le mafie hanno subito una mutazione genetica e hanno ormai cambiato il loro core business”. La parte di lavoro che Rizzo ha definito “più sporca e pericolosa” è stata “subappaltata ad altri, per gestire l’esistente e farlo crescere sempre di più”.
Al termine della seduta su proposta del vicepresidente Francesco Gazzetti (Pd) l’elenco delle persone da chiamare in audizione è stato aggiornato. Tra i nomi di spicco che i commissari intendono ascoltare anche Roberto Saviano e Milena Gabanelli.
Fonte: Regione Toscana
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