Agricoltura

In Toscana è allarme sui pappagalli “alieni” che fanno razzia nelle campagne

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Originari degli altipiani di Africa e Asia sarebbero in aumento soprattutto nella Piana fiorentina. Coldiretti: “Servono risposte urgenti dalle istituzioni”.

 

di Iacopo Ricci
26 giugno 2024

Foto Coldiretti Firenze
Foto Coldiretti Firenze

FIRENZE – Una nuova specie aliena invasiva sta facendo razzia nelle campagne della Piana fiorentina, in particolare Montelupo Fiorentino, Vinci e Comuni limitrofi. Si tratta del parrocchetto monaco, un pappagallo “alieno” originario degli altipiani di Africa e Asia. Sarebbero già oltre un migliaio i parrocchetti in libertà che svolazzano sui campi ingozzandosi di mandorle, frutti, grano, girasoli, mais e tutto quello che incontrano. E il loro numero sembra destinato ad aumentare.

A lanciare l’allarme è Coldiretti Firenze che segnala come questi sgargianti pappagalli verdi stiano provocando perdite di raccolti sempre più pesanti. L’associazione di categoria parla di vera e propria “calamità” destinata a creare problemi anche nelle città e mette in guardia da possibili pericoli anche per la salute dei cittadini, potendo questi uccelli trasmettere malattie come la salmonellosi e l’influenza aviaria.
L’invasione dei parrocchetti rischia di scappare di mano così come è scappata di mano quella dei cinghiali, dei cani inselvatichiti, dei colombacci, dei piccioni e di altre specie” avverte Cesare Buonamici, presidente di Coldiretti Firenze.

Le prime famiglie di parrocchetti monaci si sarebbero insediate nella zona delle Cascine dove hanno nidificato e si sono riprodotte per poi colonizzare gli ambienti circostanti.
Sono come le cavallette – spiega Barbara Simonetto, imprenditrice agricola di Montelupo – In questa zona sono presenti almeno da un paio di stagioni. Erano pochi, oggi sono a decine. Spaccano il guscio legnoso ed estraggono con la lingua il frutto delle mandorle, staccano i frutti o li lasciano divorati e danneggiati sugli alberi. Qui intorno siamo tutti molto preoccupati”.

Mauro Baglioni, imprenditore agricolo fiorentino che opera nella vallata tra Soffiano e Porta Romana, lo scorso anno non ha potuto raccogliere due ettari di girasoli. “Li hanno completamente divorati – racconta – Ormai sono diventati endemici nella piana di Firenze. Mangiano tutto quello che trovano. Cinghiali, caprioli, pappagalli, colombacci, corvi ci stanno portando all’esasperazione. E ogni anno è sempre peggio”.
Se non ci saranno risposte dalle istituzioni, avverte Coldiretti, gli agricoltori sono pronti a scendere di nuovo in piazza per chiedere interventi straordinari.

Foto Coldiretti Firenze
Foto Coldiretti Firenze

 

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  • Nel testo si parla del Parrocchetto monaco, specie non presente in Toscana (dove c’è il Parrocchetto dal collare); lo spessore scientifico dell’intervento si vede già da qui. Ma purtroppo quando i cacciatori suggeriscono gli agricoltori protestano,al fine di ottenere la caccia in deroga a nuove specie; se servisse a tirare qualche fucilata in più, tirerebbero in ballo anche la piaga delle cavallette.