Il percorso della “Ciclopista del Trammino” è lungo quasi dieci chilometri e collega la città al suo mare, da La Vettola alla stazioncina di Marina di Pisa.
PISA – È stata inaugurata a Pisa qualche giorno fa la “Ciclopista del Trammino” che collega la città al suo mare. È lunga quasi dieci chilometri e si sviluppa lungo l’antico tracciato del tram su rotaie, da cui prende il nome, che ha terminato le corse negli anni ’60. Comprende il tratto da La Vettola (via vecchia Livornese) alla stazioncina di Marina di Pisa. Il Comune di Pisa aveva approvato il progetto esecutivo esattamente un anno fa, nell’agosto 2019.
L’opera è costata 2 milioni 800 mila euro, finanziati per il 60% con risorse comunali e per il 40% con contributo regionale POR FESR 2014-2020. L’intervento rientra nel progetto più ampio di “Ciclopista dell’Arno”, inserito nel Programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 che comprende anche la costruzione del “Ponte Ciclopedonale Cisanello e tratti limitrofi” e altri tratti a completamento dell’asse ciclabile est-ovest.
L’intervento si compone di tre lotti: il primo da La Vettola fino a San Piero a Grado (lunghezza 2.600 metri), il secondo da San Piero fino al Porto di Marina di Pisa (lunghezza 5.600 metri) e l’ultimo dal Porto alla vecchia Stazioncina di Marina di Pisa [lunghezza 1.400 metri). I lavori, iniziati nel novembre scorso, sono stati interrotti nei tre cantieri solo nel mese di marzo a causa del lockdown per l’emergenza Covid-19, ma già ai primi di aprile erano ripartiti.
La larghezza della pista, anziché dei consueti 3 metri, è di 3,5 metri per consentire la fruizione anche a chi svolge attività podistica. Sono state costruite aree di sosta in corrispondenza delle vecchie stazioni ferroviarie di San Piero a Grado, Marina Bocca d’Arno e Marina di Pisa attrezzate con panchine, tavoli da picnic, fontanelle, rastrelliere per biciclette e contenitori per rifiuti.
Dove possibile, i vecchi pali di armamento sono stati ripristinati e conservati a memoria del vecchio tracciato che, per circa metà della sua lunghezza, era ormai coperto da una fitta vegetazione invasiva. Alcuni alberi sono stati lasciati per ombreggiare il percorso senza pregiudicarne la percorribilità.
Fonte: Comune di Pisa
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