Il Wwf regionale: “Una decisione gravissima”. Intanto due associazioni chiedono un nuovo referendum per abolire l’attività venatoria.
Redazione
9 agosto 2024
Come tutti gli anni in agosto la Regione Toscana ha deliberato l’apertura anticipata della caccia al 1° settembre (delibera n. 949 5.8.2024), circa un mese dopo che a Roma sono stati depositati in Cassazione i quesiti per un nuovo referendum contro la caccia presentati dalle associazioni ORA – Rispetto per tutti gli animali guidata da Giancarlo De Salvo, da cui è partita l’iniziativa, e Irriducibili Liberazione Animale guidata da Alessandro Torlai.
Oltre all’abolizione totale dell’attività venatoria e all’abrogazione dell’articolo 842 del Codice civile, primo e secondo comma, che consente l’ingresso nelle proprietà private ai cacciatori anche senza l’autorizzazione del proprietario, col referendum si chiede anche l’abolizione dell’uso degli animali nei circhi e nelle manifestazioni storiche, l’abolizione dei giardini zoologici, quella della sperimentazione animale e la chiusura degli allevamenti intensivi.
Intanto il Wwf regionale torna come ogni anno alla carica contro la preapertura: “Nonostante la legge n. 157/92, che tutela la fauna selvatica e disciplina la caccia, indichi la terza domenica di settembre come data di apertura generale della stagione venatoria la cosiddetta preapertura, ovvero l’apertura anticipata della caccia prevista in via eccezionale dalla stessa legge, è ormai diventata la normalità. Magari con delibere di Giunta approvate al fotofinish per evitare ricorsi”.
Domenica 1 e 8 settembre i cacciatori potranno muoversi sul territorio regionale per cacciare piccioni, storni e tortore dal collare. Guido Scoccianti, delegato regionale del Wwf: “La tarda estate è un momento particolarmente sensibile del ciclo biologico degli uccelli in genere e dei migratori in particolare che devono riuscire a concludere la loro preparazione al grande volo migratorio in un periodo in cui la siccità estiva rende tutto più difficile e con piccoli non del tutto autonomi”.
Per l’associazione ambientalista la preapertura può avere un grave e difficilmente prevedibile impatto anche sulle specie non ufficialmente oggetto del prelievo per gli immancabili abbattimenti illeciti anche di specie non cacciabili che si verificano quando si lasciano agire sul campo grandi numeri di cacciatori: “La tortora selvatica è stata esclusa dal prelievo solo per il triste declino delle sue popolazioni e per la necessità di sua tutela, indicata dall’Unione Europea, così come anche gli anatidi e i corvidi sono stati finalmente esclusi dalla caccia anticipata ma la preapertura resta comunque una decisione gravissima”.
Cari cacciatori avete coltello dalla parte del manico, per un anno mettetevi daccordo, coi social è facile , saltate un anno di pagamenti. Con que soldi li andate estero una bella settimana vedrai l anno dopo cambiano le cose! Tanto pensano solo al portafoglio datemi retta.