La Regione finanzia gli apicoltori con due bandi da 310.000 euro complessivi. Scadenza prevista per le domande il 24 dicembre 2021.
Redazione
L’ultimo report online di Ispra parla chiaro: il 9% circa delle specie di api e farfalle è a rischio di estinzione, e con loro anche i servizi indispensabili che forniscono all’ecosistema. Primo fra tutti l’impollinazione, il principale meccanismo che le piante hanno a disposizione per riprodursi.
Senza gli impollinatori molte piante non sarebbero in grado di riprodursi e perderemmo anche molti frutti, semi e verdure dalla nostra dieta. Il loro declino dipende dall’inquinamento ambientale, dalle pratiche agricole intensive (pesticidi e distruzione degli elementi di naturalità come stagni, filari e muretti all’interno delle aziende agricole), dai cambiamenti climatici e dalla diffusione di specie aliene invasive.
La Strategia per la Biodiversità 2030 e quella “Farm to Fork”, lanciate nel 2020 dall’Unione Europea, contengono azioni e proposte per raggiungere entro il 2030 una serie di obiettivi per difendere la biodiversità. Adesso anche la Regione Toscana sta cercando di porre rimedio con due bandi che finanziano l’apicultura a 360 gradi, sia per l’attività di transumanza sia per le attrezzature adatte alla conduzione dell’apiario, per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti dell’apicoltura.
Sul bando per la razionalizzazione della transumanza sono stati stanziati 220.000 euro. Da oggi, 4 novembre, sul sistema informativo dell’Agenzia regionale Toscana per le erogazioni in agricoltura (ARTEA), gli apicoltori possono presentare domanda. L’aiuto previsto va da un minimo del 20% del costo, nel caso di autocarri per l’esercizio del nomadismo, a un massimo del 60% per l’acquisto di arnie e materiale connesso.
Sul bando che finanzia le attrezzature per la conduzione dell’apiario, la lavorazione, il confezionamento e conservazione dei prodotti dell’apicoltura sono stati stanziati 90.000 euro. L’aiuto previsto è pari al 50% per le attrezzature delle diverse fasi di lavorazione, maturazione, stoccaggio, confezionamento, movimentazione, controlli e misurazioni del prodotto.
La scadenza di presentazione delle domande sui due bandi è prevista per il 24 dicembre 2021.
“Due bandi che sostengono un settore e una produzione di eccellenza dei nostri territori, in particolare di quelli montani – ha detto l’assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi – Sappiamo quanto stia soffrendo l’apicoltura. Salvaguardare e sostenere queste produzioni significa valorizzare i territori alimentando una filiera virtuosa in grado di rilanciare uno sviluppo più sostenibile“.
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