Sono nata sotto l’influsso del solstizio d’estate. Si dice che il modo in cui veniamo al mondo influirà sul modo in cui vivremo nel mondo.
Sono nata sotto l’influsso del solstizio d’estate, una mattina in cui mia nonna materna, contadina, era straordinariamente vestita a festa non tanto per accogliere me, ma per partecipare a un matrimonio a cui invece non andrà mai, per venire proprio da me, impaziente primogenita della sua primogenita.
Il solstizio, giorno più luminoso dell’anno, dal latino “sol” come sole e “sistere” come fermare, risplende di luce per una quindicina di ore, raggiungendo il punto più alto della sfera celeste e, dopo un minimo indugio, inizia nuovamente a declinare verso la fase calante. Una perfetta e inesorabile ciclicità che muove le stagioni e i ritmi della Natura che un tempo erano strettamente legati alla vita e alle attività degli uomini.
Si perdono nei secoli i racconti di credenze e tradizioni che narrano di falò, danze, banchetti e pratiche tra magia e saggezza popolare. Una festa di inizio estate che nel suo significato più profondo vuole essere un momento di rinascita, spinti dall’esplosione di vita alimentata dalla forza del sole, ma anche un momento di riflessione per osservare la prosperità dei semi piantati nella Terra e nei nostri cuori.
Rimangono diffuse alcune consuetudini da fare durante questi giorni, la più conosciuta è forse quella legata alla raccolta delle erbe spontanee per poi creare prodotti avvolti in quest’aura di storie incantate. Il nocino, l’erba di San Giovanni, l’oleolito di iperico, frutti, erbe e acqua, pozioni di antiche ricette intrise di energie positive.
L’acqua del solstizio è collegata alla Luna e al mio segno zodiacale, il Cancro, che si raffigura con due simboli stilizzati opposti ma in equilibrio come quel grande bisogno di tutti noi cancerini di nasconderci e riapparire, tra l’essere fragile mollusco e creatura corazzata.
Si dice che il modo in cui veniamo al mondo influirà sul modo in cui vivremo nel mondo. Nascere il giorno dell’anno in cui la luce prevale sulle tenebre, simbolicamente è come imprimere nei tuoi geni l’ostinata volontà di credere che il bene vincerà sempre sul male. Forse è per questo che sono un’amante dei personaggi di fumetti e film pieni di superpoteri; ma trasposto nella vita reale, mi sento circondata da tante persone che, seppur non volano, compiono quotidiani sforzi personali e collettivi verso un progressivo salto evolutivo che non può prescindere da una riconnessione con gli elementi naturali.
Nemmeno quest’anno sono riuscita ad andare nel luogo simbolo dove festeggiare il solstizio, Stonehenge, ma dato che coincide con la giornata mondiale dello yoga, mi accontenterò di celebrare facendo il mio migliore saluto al sole yogico.
Laura Lo Presti vive sulle colline del Montalbano, circondata dalla Natura e dai suoi gatti. Attivista ambientale per passione, collabora con il Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori (www.rifiutizerocapannori.it) e con Ekoe società cooperativa (www.ekoe.org) per la commercializzazione di stoviglie e imballi ecologici.
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