Giulio Mangani: “Non si è fatto niente per affrontare le vere cause: il proliferare dei terreni incolti e l’abbandono di quelli non vocati all’agricoltura intensiva”.
MONTESPERTOLI (Fi) – “Il problema sollevato da Guido Gualandi è purtroppo molto diffuso e mostra l’insufficienza, se non il fallimento, delle politiche adottate in questo ambito dalla Regione, in particolare negli ultimi anni”. Non usa mezzi termini il sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, nella sua analisi della questione sollevata dal presidente dell’associazione Grani antichi di Montespertoli che qualche giorno fa, a margine di una conferenza stampa, aveva espresso forte preoccupazione sul proliferare degli ungulati nelle campagne, definendo cinghiali, caprioli e altri animali selvatici “il nemico numero uno degli agricoltori toscani”.
“Sinora – prosegue Mangani – e dopo gli annunci dell’assessore regionale all’Agricoltura sulla nuova legge sulla caccia, si è cercato di affrontare il problema incrementando gli abbattimenti degli animali e rafforzando al contempo il contenimento, cioè finanziando la costruzione di recinzioni. Senza tuttavia considerare che la caccia è una passione o un divertimento e non un lavoro, di conseguenza non si può chiedere ai cacciatori di farlo di mestiere. Ma soprattutto non sono state affrontate le vere ragioni che hanno portato a questa situazione. Bisognerebbe porsi una domanda: perché gli ungulati dalle loro aree originarie hanno invaso le zone agricole?”.
Il sindaco di Montespertoli prova a dare una risposta, suggerendo una possibile strada da intraprendere: “Non si è fatto niente per affrontare il problema sempre più diffuso dei terreni incolti e dell’abbandono di quelli non vocati all’agricoltura intensiva e redditizia, come il vino, così come la gestione dei boschi, in passato parte produttiva dell’azienda agricola multifunzionale caratteristica delle nostre zone, che ora rimangono totalmente abbandonati. Insomma, se non si incide sulle cause ci troveremo di fronte a sempre maggiori disagi”.
Fonte: Comune di Montespertoli
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