Istituzioni, associazioni, università, cittadini a confronto alla luce del nuovo pacchetto europeo di misure. Il sistema Italia il più arretrato. Servono incentivi fiscali per le filiere del riciclo.
PRATO – Venerdì 30 novembre dalle ore 18:00, alla sala del Cinema del Centro Pecci di Prato, si svolgerà la Terza edizione toscana del Forum dell’Economia Circolare, con relatori prestigiosi provenienti da tutta Italia.
Il nuovo pacchetto europeo pone tra i suoi obiettivi il riciclo del 70% degli imballaggi entro il 2030 e del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e, alla stessa scadenza, un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica.
Per promuovere in modo pieno e convincente le filiere industriali dell’economia circolare occorrono solidi incentivi fiscali (per esempio abbassando l’IVA) che valorizzino il plus di innovazione, di design e di lavoro ad alto contenuto di conoscenza che queste produzioni rappresentano.
E ancora, dopo anni in cui la Cina ha soprasseduto sul controllo della qualità dei rifiuti soggetti a riciclo che le inviavamo dall’Europa, adesso siamo alla resa dei conti. La “Via della seta” si è interrotta, prevedibilmente, per un sopravvenuto rigore, che ci obbliga anche a ripensare interamente quantità e qualità dei nostri impianti. L’economia circolare si realizza infatti solo con un severo e trasparente vaglio di ogni nodo della filiera, e l’impiantistica del riciclo, dentro questo scenario strategico, è fondamentale e ineludibile, a partire da quella che tratta le frazioni organiche, in cui il sistema Italia è oggettivamente più arretrato.
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