L’associazione ecologista GrIG ha coinvolto i ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali. La causa dell’abbassamento delle acque sembra essere il cedimento di una paratia.
di Iacopo Ricci
MONTIGNOSO (Ms), PIETRASANTA (Lu) – Diventa sempre più preoccupante la situazione del lago di Porta, in Versilia: nei mesi scorsi infatti, a partire da febbraio-marzo, il suo livello è sceso progressivamente in modo drammatico.
Il lago di Porta è una delle ultime zone umide della costa toscana a nord della foce dell’Arno scampate alle bonifiche del ‘900. Di grande valore naturalistico e ambientale, diviso fra i Comuni di Montignoso e Pietrasanta, è stato tutelato dapprima come ANPIL (Area Naturale Protetta d’Interesse Locale) per poi essere “promosso” a ZPS (Zona a Protezione Speciale).
Ma qual è la causa dell’abbassamento del livello dell’acqua del lago, in alcuni punti praticamente prosciugato? “Un cedimento all’interno di un canale emissario – spiegano il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti e l’assessore Massimo Poggi – che ha causato un’alterazione dell’equilibrio delle acque che defluiscono fino al Lago”.
Sulle cause del cedimento ancora non si sa nulla di preciso e l’emergenza Covid ha rallentato le attività di ispezione e controllo. “Non appena è stato possibile riattivare le normali funzioni degli uffici – prosegue Lorenzetti – i nostri tecnici e la Polizia municipale hanno effettuato sopralluoghi dai quali è emerso anche un danneggiamento a una paratia che ha contribuito alla deviazione delle acque e di conseguenza alla diminuzione dei livelli del lago. Sono in corso altri controlli e indagini per capire le cause».
Spiegazioni che non soddisfano l’associazione ecologista GrIG (Gruppo d’Intervento Giuridico onlus), specializzata in diritto ambientale, che puntualizza: “Non si è a conoscenza delle cause del cedimento, del periodo, dei danni ambientali verificatisi e, soprattutto, dei rimedi adottati per la risoluzione definitiva delle problematiche ambientali”.
Fatto da non trascurare è che da quando l’area del lago da ANPIL è stata trasformata in ZPS la competenza, come spiega il sindaco Lorenzetti, è passata dal Comune di Montignoso alla Regione Toscana, che adesso è l’unico soggetto legittimato a intervenire.
Ma il lago non può aspettare e così il GrIG, ricevute molte preoccupatissime segnalazioni dai residenti, ha inoltrato un’”istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti” ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, Regione Toscana, ARPAT, Comuni di Montignoso e Pietrasanta, Carabinieri Forestali, Soprintendenza di Lucca e informato le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Massa e di Lucca.
“E’ ora di riportare il Lago di Porta alle originarie condizioni – dicono dall’associazione- individuando le responsabilità di un perdurante e drammatico degrado”.
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