Firmato oggi dagli uffici regionali il decreto di riconoscimento. Fiesole diventa così il primo distretto biologico della Toscana.
FIESOLE (Fi) – I biodistretti rappresentano uno strumento fondamentale per dare concretezza alle nuove politiche europee del GreenDeal e della strategia Farm to Fork. La Toscana si è posta l’obiettivo del 40% della superficie agricola coltivata a biologico da qui al 2030, essendo tale superfice già oltre il 30%. Le superfici biologiche della regione hanno raggiunto i 144 mila ettari e gli operatori sono oltre 5.000, con le colture foraggere (30%), cerealicole (17%), viticole (10%) e olivicole (11%) che fanno la parte del leone in termini percentuali.
La buona notizia di oggi arriva dagli uffici regionali e riguarda la firma del decreto che riconosce ufficialmente il distretto biologico di Fiesole e approva il progetto economico territoriale presentato dall’amministrazione comunale fiesolana, un progetto che durerà cinque anni e farà di Fiesole un comune a vocazione green. Il distretto sarà dunque inserito dal ministero per le Politiche Agricole nell’Albo nazionale dei distretti del cibo.
Impegnato da tempo su questa tematica, già distretto rurale a vocazione biologica, Fiesole ha passato l’esame imposto dalla legge regionale sui distretti biologici, dimostrando di avere tutte le carte in regola. Con almeno il 30% di produzione biologica che prevede di incrementare, le oltre 45 aziende agricole bio e con il suo piano economico integrato ben fatto, Fiesole ha tra le sue priorità lo sviluppo del biologico e la tutela e promozione delle produzioni bio del territorio e delle filiere collegate, lo sviluppo della filiera corta, la promozione dell’agrobiodiversità insieme alla valorizzazione delle conoscenze contadine e tradizionali del territorio e la volontà di promuoverle.
“L’iter, avviato nel 2015, ha visto via via varie tappe importanti che oggi vedono finalmente il loro coronamento – ha commentato la vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Stefania Saccardi -. Attendiamo che presto altri Comuni seguano la stessa strada. La legge regionale sui distretti biologici prevede un tavolo dei distretti che dovrà riunirsi almeno due volte l’anno e ci auguriamo che a quel tavolo si siedano presto molti altri protagonisti”.
“Nato dall’esperienza del gruppo di lavoro Cittadini per Fiesole, Consumo consapevole e mangiar sano il lavoro ha via via coinvolto il territorio che ha reagito da subito con grande attenzione a tutto ciò che è biologico, naturale e rispettoso per l’ambiente -– aggiunge il sindaco di Fiesole Anna Ravoni -. Rappresenta un importante segnale nei confronti dell’intera comunità fiesolana che da tempo si è messa in moto per una rinascita economica basata sui valori della solidarietà e dell’accoglienza, del benessere e della tutela dell’ambiente.”
Fonte: Regione Toscana
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