Lo rivela un sondaggio della Camera di Commercio di Firenze. Il progetto Life Weee ha l’obiettivo informare ed estendere i punti di raccolta. In arrivo seminari itineranti in Toscana.
Incrementare la raccolta differenziata dei Rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), coinvolgere piccole e medie imprese, rivenditori e Comuni per aumentare la sensibilità sul tema, formare gli imprenditori, semplificare la burocrazia ed estendere la rete dei punti di raccolta in modo capillare. Sono gli obiettivi di un progetto portato avanti dalle Camere di Commercio di Firenze e Siviglia insieme a Regione Toscana, Anci Toscana, Università di Firenze e Ecocerved Scarl e finanziato dall’Unione Europea attraverso LIFE WEEE (Waste Electrical and Electronic Equipment).
Secondo un sondaggio condotto dalla Camera di Commercio di Firenze su un campione di 1.275 aziende toscane, il 73,7% non conosce le regole sullo smaltimento di vecchi prodotti elettrici ed elettronici, solo il 53,5% li smaltisce negli appositi centri di raccolta e appena il 26,3% ritira il materiale usato dai cittadini. D’altro canto le imprese sono disposte a cambiare questi comportamenti soprattutto per tutelare l’ambiente e recuperare i costi. In Toscana il progetto europeo Life Weee, nei prossimi tre anni, si è dato l’obiettivo di estendere i punti di raccolta in almeno 5.000 negozi e uffici pubblici.
In questo contesto la Camera di Commercio di Firenze, in collaborazione con l’Istituto Sant’Anna di Pisa, ha organizzato un piano di seminari itineranti nelle Camere di Commercio della Toscana rivolte alle imprese interessate, ai distributori, installatori e trasportatori di RAEE, per fornire loro indicazioni sulla corretta gestione dei RAEE per permettere il recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, che possono essere riutilizzati per costruire nuove apparecchiature in un’ottica di economia circolare.
Informazioni: www.fi.camcom.gov.it
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