Germani reali presi a sassate e torturati, acque intorbidite, rifiuti abbandonati. L’associazione ambientalista: “Concentrazione di bagnanti abnorme e fuori controllo”.
Redazione
FIVIZZANO (Ms) – Folle di turisti, spesso chiassosi e maleducati, si accalcano In queste giornate torride lungo i torrenti e i laghetti della Lunigiana, senza alcun rispetto per l’ambiente naturale che li accoglie.
La denuncia arriva da Legambiente, che ha scritto una lettera aperta ai sindaci della Lunigiana e ai Carabinieri Forestali per segnalare quella che è diventata una situazione diffusa di degrado ambientale. A farne le spese sono gli angoli più belli, ma anche più delicati di questo paradiso naturalistico.
L’associazione si riferisce all’utilizzo improprio dei corsi d’acqua minori in Lunigiana, dove la concentrazione di bagnanti quest’estate è oramai abnorme e fuori controllo.
E parla di germani reali presi a sassate e torturati, acque intorbidite, abbandono di rifiuti e un numero di persone in eccesso rispetto ai “piccoli e delicati laghetti e cascatelle diffuse in ruscelli e torrentelli in valli remote della Lunigiana”.
Sono tre i luoghi presi a esempio negativo: i Bozzi di Fiacciano (cosiddetti delle Fate), gli Stretti di Giaredo e i bozzetti di Equi Terme.
Nei Bozzi di Fiacciano un gran numero di persone si concentra in poche decine di metri causando un concentramento “incompatibile con l’ambiente naturale che li accoglie”. Inoltre “la zona è impervia e non dotata di servizi igienici di servizi di smaltimento rifiuti né di accorgimenti di soccorso o segnalazione incidenti o antincendio boschivo. Ne consegue un generale intorbidimento del corso d’acqua, oltre a residui e rifiuti abbandonati”.
Ancora peggio agli Stretti di Giaredo dove i turisti “percorrono le forre allagate, spesso con cani al seguito e accessori da balneazione. Ne consegue un affollamento di persone che praticano in maniera impropria il cosiddetto trekking fluviale, camminando nell’alveo di magra allagato, nuotando, facendo tuffi e spesso schiamazzando”. Ai Bozzetti di Equi Terme, dove si è stabilita una colonia di Germani Reali, i poveri uccelli talvolta vengono presi a sassate, inseguiti e catturati.
“È chiaro – commenta Matteo Tollini, responsabile Parchi e Biodiversità di Legambiente Toscana – che il fenomeno della balneazione incontrollata lungo i corsi d’acqua minori, da pratica tradizionale locale e tutto sommato contenuta e compatibile con gli equilibri naturali, ha assunto una concentrazione e diffusione non più sopportabile per i delicati ambienti acquatici delle valli della Lunigiana. Questa situazione non può più essere lasciata incontrollata, ma sono urgenti controlli e gestione degli accessi, per garantire innanzitutto la tutela dell’ambiente e la sicurezza delle persone”.
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