“La Commissione europea ha dato il via libera alla semina di colture proteiche senza escludere la possibilità che vengano utilizzati dei pesticidi”.
a cura del Coordinamento Toscano Produttori Biologici
Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha posto in tutta la sua portata il tema della sicurezza alimentare che l’ideologia produttivista dell’agrochimica sta ponendo chiaramente in contrapposizione agli obiettivi di salvaguardia ambientale. “Dobbiamo produrre più cibo, l’ambiente può aspettare” è il mantra. Noi pensiamo, invece, che sia proprio l’agricoltura intensiva ad averci resi dipendenti dai mangimi e dai pesticidi. E’ dunque urgente cambiare modo di produrre il nostro cibo creando sistemi alimentari resilienti e rispettosi della biodiversità, in grado di affermare il principio di sovranità alimentare.
Per fortuna la Commissione europea ha ribadito che “il passaggio all’agricoltura sostenibile è l’unica strada verso la sicurezza alimentare” ma nel mentre, in misura emergenziale, ha dato il via libera alla semina (senza escludere chiaramente l’utilizzo di pesticidi) di colture proteiche in quei terreni che, secondo il regolamento della Pac, dovevano destinarsi ad aree di interesse ecologico.
Al momento, secondo la voce di un funzionario della Commissione europea raccolta dall’Ansa, per quanto riguarda l’ipotesi avanzata di deroghe sugli organismi geneticamente modificati per far fronte alla possibile carenza di prodotti alimentari dovuta al conflitto ucraino, rimane negata la possibilità di concedere maggiore flessibilità alle importazioni e commercializzazioni di Ogm. Non dobbiamo abbassare la guardia! Anche per questo è importante il momento di confronto promosso da Coordinamento Toscano Produttori Biologici per sabato 7 maggio.
Il Coordinamento Toscano Produttori Biologici è nato nel 1983 per far conoscere e diffondere le buone pratiche del biologico, promuovere in modo coordinato i prodotti agricoli toscani e biologici, circa 10 anni prima che la certificazione del bio fosse riconosciuta dalla Comunità Europea, nata nel 1991 con la legge 2092/91.
Oggi l’associazione rappresenta molti produttori agricoli biologici e biodinamici e ha per scopo la divulgazione e promozione delle relative coltivazioni. Svolge anche attività di formazione e informazione e fornisce assistenza tecnica.
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