Parte dalla località versiliana la campagna nazionale di Marevivo “BlueFishers” per combattere l’inquinamento marino da polistirolo.
di Gabriella Congedo
21 novembre 2023
VIAREGGIO (Lu) – Al posto delle classiche casse di polistirolo per il pesce, che inquinano e sono difficilissime da smaltire, contenitori di plastica lavabili e riutilizzabili. Parte da Viareggio la campagna nazionale di Marevivo “BlueFishers”, nata per combattere l’inquinamento marino da polistirolo coinvolgendo i pescatori della piccola pesca artigianale nella sostituzione delle cassette di polistirolo con quelle riutilizzabili e riciclabili.
La prima azione pilota vede la luce proprio nella località versiliana in collaborazione con la cooperativa Cittadella della Pesca. Al momento sono coinvolte 58 imbarcazioni che saranno dotate di oltre 2.300 cassette riutilizzabili e riciclabili ma l’intenzione è di diffondere il progetto in tutta Italia. Una volta concluso il ciclo di utilizzo le cassette saranno riciclate e trasformate in altre cassette o manufatti, dando così loro una nuova vita.
Quello del polistirolo in mare è un problema ambientale drammatico. Ogni anno in Italia sono oltre 50 milioni le cassette monouso di polistirolo espanso usate per il trasporto e la vendita del pesce, pari a circa 14.000 tonnellate. Una parte consistente di questo materiale finisce disperso in mare volontariamente o involontariamente e ce lo ritroviamo poi lungo le coste o sulle spiagge sotto forma di minuscoli pallini bianchi.
Ma c’è anche di peggio. Secondo una ricerca dell’Università Politecnica delle Marche tra i rifiuti plastici analizzati il polistirolo è il polimero in grado di assorbire e veicolare il maggior numero di contaminanti metallici.
Un altro obiettivo del progetto BlueFishers è arrivare finalmente a una legge nazionale che vieti le cassette di polistirolo usa e getta nel settore ittico: per come stanno le cose adesso qualunque iniziativa dipende dalla buona volontà di associazioni, cooperative di pescatori e amministratori locali.
Intanto i pescatori di Viareggio stanno dando il buon esempio e questo può essere l’inizio di una piccola ma importante rivoluzione. “Al momento siamo partiti dalla sostituzione di 2.300 cassette di polistirolo, quelle nuove sono in plastica riciclabile – chiarisce Alessandra Malfatti, presidente della coop Cittadella della pesca -. L’intenzione è quella di diffondere il progetto in tutta Italia. Siamo partiti rivolgendoci alla piccola pesca artigianale ma vogliamo espanderci e far sì che si usino solo cassette di plastica. Significa cambiare modo di lavorare, cambiare cultura, ma tutto nel rispetto dell’ambiente”.
Aggiungi un commento