Ecosistema

I lupi sono tornati sulle colline pisane, mai così numerosi da 300 anni

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Lo conferma uno studio dell’Università di Pisa: dopo un lungo declino la rinaturalizzazione del territorio ha favorito il ritorno del predatore.

 

Redazione
11 aprile 2024

PISA – il lupo è tornato a popolare le colline pisane e non è mai stato così numeroso da tre secoli a questa parte. La conferma arriva da uno studio condotto dal dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, che in un articolo pubblicato sulla rivista Human Dimensions of Wildlife traccia l’evoluzione della presenza del lupo nelle colline pisane tra XVII e XXI secolo in relazione ai cambiamenti socio-economici, ambientali e culturali del territorio.

Il quadro che emerge segna un progressivo declino di questo predatore con una fase di estinzione locale nell’immediato secondo dopoguerra sino alla ripresa nel XXI secolo. Infatti, mentre nel XVII secolo il lupo era ampiamente diffuso nelle colline pisane, l’espansione dei terreni coltivati con deforestazione e bonifica iniziata dai Lorena fino all’Unità d’Italia ha determinato un profondo cambiamento nel paesaggio rurale che ha causato il declino dei lupi fino alla loro scomparsa. Con la Riforma agraria nella seconda metà del XX secolo inizia però un graduale ripristino dell’ambiente naturale che ha favorito la ricolonizzazione delle colline pisane da parte del lupo.

L’idea di questa ricerca – ha raccontato il professor Antonio Felicioliè nata dalla curiosità di conoscere e capire la storia di questo predatore sulle colline pisane dopo che nell’ottobre 2018 è stata accertata inaspettatamente la presenza di un branco nell’area di Crespina-Lorenzana e Casciana Terme-Lari”.

Per svolgere la sua indagine l’équipe di ricercatori guidata dal professor Felicioli ha fatto ricorso alle tecniche di rilevazione più avanzate come fototrappole e analisi genetiche ma anche a indagini minuziose sulle fonti storiche e archivistiche. Sono stati rintracciati per esempio ben 14 toponimi che richiamano la presenza di questo predatore alcuni dei quali, come “Salto del lupo”, usati ancora oggi.

La presenza attuale del lupo nelle colline pisane è frutto di una naturale ricolonizzazione da parte di questo predatore avvenuta a seguito di un processo di rinaturalizzazione del territorio che ha permesso un ritorno della fauna selvatica ai livelli pre Ottocenteschi – aggiunge Francesca Coppola, prima autrice dell’articolo e attualmente assegnista di ricerca – l’auspicio è di favorire una presa di coscienza sull’importanza dei processi di “restoring” e “rewilding” ambientale e al tempo stesso di frenare “l’irrazionale onda emotiva” che spinge verso l’uccisione del lupo”.

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