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I fiori e l’elefante, da Capannori un gioco da tavolo per salvare il mondo

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Un gioco adatto a tutti che insegna a usare la saggezza in ogni scelta per creare un mondo luminoso e pulito da ogni forma di inquinamento.

 

di Laura Marconcini
11 ottobre 2022

CAPANNORI (Lu) – C’era una volta un mondo dove i giardini erano aridi, il cielo era coperto da fumi che impedivano di vedere l’orizzonte, il mare era freddo perché i ghiacciai si scioglievano e le onde portavano a riva pezzi di plastica. Un giorno alcuni bambini videro un arcobaleno che con i suoi riflessi fece intravedere per un attimo il verde dei boschi, il chiarore del cielo e l’azzurro del mare. Capirono che la bellezza esisteva ancora e decisero allora di combattere contro le tenebre per salvare il mondo.

Le loro armi erano i fiori dai colori più belli, i loro alleati erano le tigri, i koala, i gabbiani, i delfini e gli orsi polari ma l’aiuto più prezioso veniva dal sole che con la potenza della sua luce annientava ogni avversità. I nostri pionieri videro che non era difficile vincere, allora chiamarono altri bambini, e altri ancora e ancora. poi arrivarono anche i grandi, e altri ancora finché la vittoria fu totale e tutti insieme riuscirono a stabilizzare per sempre nel mondo la pace, l’amore e la gioia.

Il gioco

Qui comincia il gioco che ci insegna a creare il nostro mondo di luce, pulito da ogni bruttura e da ogni forma di inquinamentoUna volta che sul tabellone sono state poste le tessere dell’inquinamento nei 5 ambienti (mare, cielo, ghiacciai, pianura e foresta), i giocatori iniziano il percorso con le loro pedine partendo dalla foglia 1: con i fiori devono togliere le tessere inquinate per far emergere il sottostante paesaggio allo stato naturale su cui metteranno un petalo che segna la loro conquista.

Lungo il percorso troveranno tante incognite e tanti imprevisti che potranno ostacolarli ma anche facilitarli con capovolgimenti inaspettati. Le scelte sagge e corrette saranno quelle che li premieranno. Il gioco finisce quando l’intero mondo è stato riportato al suo naturale splendore, cioè quando saranno state tolte tutte le tessere inquinate. Vincerà chi ha posto il maggior numero di petali sul tabellone, cioè chi avrà ripulito il maggior numero di ambienti.

Il gioco è realizzato con prodotti naturali (stoffa, carta, spago, legno), in modo artigianale e con la collaborazione di sarte, falegnami e fustellatoriIl tabellone è un poster di tela che a gioco finito si ripone nell’apposita sacca che contiene 35 tessere dell’inquinamento, 40 carte amiche (tigre, koala, delfino, orso polare, gabbiano), 12 carte sole, 72 carte in incognita che presentano tante situazioni di vita, 20 carte di “incredibile imprevisto”. Poi ci sono 1 dado, 6 pedine, 170 fiori e 150 petali di vari colori raccolti in 7 sacchettini suddivisi per colore. Infine 2 cartoncini con le regole del gioco e la spiegazione delle caselle del percorso.

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Il gioco è ideato, realizzato e prodotto da Laura Marconcini  in collaborazione con Terra di tutti e il supporto di Odissea cooperativa sociale e Miniere Urbane. Per informazioni e ordini: lauramarconcini@virgilio.it

Laura Marconcini vive a Capannori ma è nata a Empoli nel 1951. Si è laureata in Filosofia presso l’Università di Pisa ed è appassionata di scienze umane. Ha studiato psicologia, ricerca sociale e grafologia, senza trascurare la ricerca interiore che l’ha portata a seguire la meditazione Sahaja Yoga. Di recente ha pubblicato due filastrocche per bambini: Fiori, nuvole e cuori in filastrocca e I racconti di Lesiboi. E’ ideatrice anche de Il gioco dei mille petali.

 

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