Rinnovabili

Grosseto, Italia Nostra contraria all’impianto fotovoltaico delle Strillaie

Strillaie-Grosseto-discarica-Toscana-ambiente-990x556
L'area delle Strillaie (foto da www.tecnologie-ambientali.it)

L’associazione chiede che il progetto sia realizzato nell’area industriale: “I terreni delle Strillaie sono potenzialmente contaminati”.

 

Redazione
7 febbraio 2023

GROSSETO – Quaranta ettari adiacenti all’ex discarica collocata in località Strillaie, nel Comune di Grosseto, diventeranno presto uno degli impianti fotovoltaici più grandi della Toscana. Verrà costruito da Sorgenia e sarà in grado di produrre ogni anno 58 GWh di energia per soddisfare i consumi elettrici di 22.000 famiglie.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento fino a 32 milioni di euro e inizierà a produrre energia a inizio 2024. Ma sull’impianto esprime forti perplessità Italia Nostra Maremma che lo definisce un’ennesima speculazione energetica finalizzata a massimizzare l’utilità marginale di un’azienda privata: “L’area interessata dal progetto – spiega la presidente Anna Bardelli –  sorge a ridosso di un grande impianto di trattamento rifiuti e per questo c’è il rischio che i terreni possano essere contaminati da sostanze altamente inquinanti o addirittura radioattive”.

Secondo l’associazione ambientalista l’impianto sorgerebbe in prossimità di una falda freatica che, se il suolo fosse stato contaminato da sostanze inquinanti, potrebbe anch’essa essere inquinata con il rischio di una contaminazione dei canali e dei pozzi presenti in quell’area: “Chiediamo se siano state effettuate, o se siano in programma, le necessarie verifiche e bonifiche che una volta ultimato l’impianto non sarebbero più possibili”.

Le perplessità di Italia Nostra riguardano anche la vicinanza di specchi d’acqua e di aree umide di grande valore naturalistico: “L’impianto potrebbe costituire un fattore di disturbo per l’avifauna migratoria e il suo habitat oltre che rappresentare un degrado paesaggistico per le attività turistiche”

In definitiva Italia Nostra suggerisce di installare i 40 ettari di pannelli nella zona industriale, ampia oltre 150 ettari, disseminata di piazzali asfaltati e capannoni, in buona parte degradati, che già impermeabilizzano il suolo e le cui superfici esposte al sole non fanno che contribuire a innalzare le già roventi temperature estive della città.  E nel caso se ne voglia installare una parte nell’area delle Strillaie, di utilizzare solo le coperture degli edifici dell’impianto di trattamento rifiuti.

Tags