Una nuova pubblicazione ARPAT fornisce gli strumenti indispensabili per riconoscere cetacei, tartarughe e squali e partecipare al loro monitoraggio.
di Iacopo Ricci
21 febbraio 2024
Una guida per conoscere meglio il meraviglioso mondo dei grandi vertebrati marini, imparare a riconoscerli e contribuire così alla loro salvaguardia. La propone ARPAT nella sua collana Ambiente in versione aggiornata rispetto alla prima edizione di quattordici anni fa.
Il libretto – a cura Cecilia Mancusi del settore Mare – si presenta come una piccola guida di rapida e semplice consultazione che fornisce al pubblico gli strumenti indispensabili per il riconoscimento di cetacei, tartarughe, squali e razze che popolano le acque del Mediterraneo e sono indicatori preziosi di buone condizioni ambientali. Un aiuto per gli appassionati del mare e per chiunque sia interessato a questo straordinario ambiente e alla vita e alla biodiversità che vi abitano.
In apertura si trova una breve spiegazione dei principali tratti distintivi di:
- cetacei, ovvero balene e delfini, gli unici mammiferi che vivono esclusivamente in acqua, presenti nel Mediterraneo con otto specie;
- squali e razze, gruppo di pesci cartilaginei comparso circa 350 milioni di anni fa e rimasto pressoché invariato dal punto di vista anatomico e fisiologico;
- tartarughe marine, discendenti dei rettili terrestri che durante la loro evoluzione hanno fatto ritorno al mare.
Con l’aiuto di foto e disegni, tutti accompagnati da una scheda descrittiva, l’opuscolo mette il lettore in condizioni di riconoscerli in mare aperto, segnalare la loro presenza in una determinata area e soprattutto di poter fare tempestivamente una segnalazione se dovesse imbattersi in uno di questi animali spiaggiati.
Oltre a fornire una breve storia e descrizione degli “abitanti” del Mediterraneo la pubblicazione spiega funzioni e scopi della Rete regionale di segnalazione e recupero e dell’ Osservatorio toscano per la Biodiversità, soffermandosi anche sugli obiettivi del Santuario Pelagos, l’area marina protetta che si estende per circa 90.000 km2 nel Mediterraneo nord-occidentale tra Italia, Francia e Sardegna, e del Progetto europeo Life Turtlenest rivolto a migliorare la conservazione delle tartarughe marine della specie Caretta caretta.
La pubblicazione si può scaricare a questo link
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