Agricoltura

Glifosato, l’autorizzazione Ue fotocopiata dai dossier Monsanto

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Sotto accusa la relazione dell’agenzia tedesca preposta alla valutazione dei rischi. L’imprenditrice toscana Maria Grazia Mammuccini, portavoce di Cambia la Terra: “Fatto di una gravità assoluta”.

 

Copiaincolla e via con il rinnovo dell’autorizzazione al glifosato. Poche ore prima del voto dell’Europarlamento sulla relazione finale della Commissione speciale Pesticidi, una nuova polemica infiamma la discussione sui rischi e i pericoli della chimica di sintesi sui campi. È quanto si apprende da una nota di Cambia la Terra, il progetto promosso dal settore del biologico che sta conducendo una campagna contro la chimica in agricoltura.

In pratica cos’è successo? Secondo la denuncia di un gruppo di europarlamentari, l’agenzia federale tedesca per la valutazione dei rischi, la BFR, si sarebbe macchiata di un pesante plagio. Oltre il 50% della relazione sul glifosato, prodotta dall’Istituto tedesco, non sarebbe altro che un brutale copia e incolla degli studi che i produttori, tra cui la Monsanto, hanno presentato a sostegno della domanda di rinnovo della licenza. In definitiva, dunque, il controllato (ossia i produttori) ha scritto più della metà del parere rilasciato dal controllore.

Va anche ricordato che dall’Istituto tedesco per la valutazione del rischio, nel 2013, era partita la procedura di rinnovo per l’autorizzazione dell’erbicida, iter chiuso positivamente nel 2017. Proprio alcuni giorni fa l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) aveva sottolineato i limiti delle risorse a sua disposizione – evidenziati in un rapporto della Corte dei Conti Ue – per garantire l’efficacia dei controlli sulle sostanze chimiche.

Il punto fondamentale torna a essere, ancora una volta, la valutazione per le autorizzazioni ai pesticidi”. È il commento secco di Maria Grazia Mammuccini, l’imprenditrice agricola toscana portavoce di Cambia la Terra. Il tema, aggiunge, “non può non essere in primo piano. Chiediamo e crediamo che siano necessari pareri rigorosamente scientifici e indipendenti. Solo così possono essere garantiti gli interessi dei cittadini e non quelli delle aziende produttrici”.

Per quanto riguarda la vicenda specifica “tutto, se possibile – ha sottolineato poi Mammuccini – è ancora più grave. A fronte di quanto accaduto, non possiamo che chiedere valutazioni rigorosissime. Che la relazione dell’agenzia federale tedesca sia per oltre la metà frutto di un copia e incolla è di una gravità assoluta e interroga sul suo ruolo di decisore politico”.

Fonte: Cambia la Terra

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