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Gli ambientalisti di Siena: contro Consorzi di bonifica mobilitazione permanente 

Il presidio in piazza Postierla (foto WWF Siena)
Il presidio in piazza Postierla (foto WWF Siena)
Sabato 8 dicembre hanno manifestato associazioni e comitati cittadini per protestare contro “gli scempi ambientali operati lungo fiumi e torrenti di Siena e Provincia”.

 

SIENA – Sabato 8 dicembre a Siena il Coordinamento per la Difesa dei Fiumi Naturali in Terre di Siena ha manifestato  contro la gestione dei torrenti da parte di Regione e Consorzi di Bonifica. Durante il presidio informativo in piazza Postierla i partecipanti hanno distribuito volantini e hanno parlato a lungo al megafono denunciando “gli scempi ambientali operati dal Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud e dal Genio Civile Regionale”, come spiega una nota delle associazioni.
Una dura condanna è stata espressa nei confronti del presidente della Regione Rossi e delle” politiche miopi e antiscientifiche operate negli ultimi anni lungo fiumi e torrenti di Siena e Provincia”.

Molte le realtà cittadine e le associazioni presenti tra cui WWF Siena, Legambiente Siena, CAI – Club Alpino Italiano sezione di Siena, Italia Nostra Siena, Coordinamento Merse, Comitato Amici del Crevole, Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento, GAS il Melograno, Associazione Mosca Club, Associazione Tartuficoltori Senesi, ISDE (Medici per l’Ambiente di Siena).
Tra i manifestanti anche docenti e ricercatori dell’Università di Siena che da tempo si occupano di salvaguardia dell’ecosistema e gestione dei fiumi.

I manifestanti hanno poi raggiunto alla spicciolata la sede del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud a Pian delle Fornaci e qui hanno inscenato un flash mob: in abbigliamento natalizio, hanno costruito di fronte all’ingresso del Consorzio un albero di Natale di segatura, cippato e resti morti di alberi, augurando così ironicamente Buon Natale a coloro che sono reputati responsabili della distruzione di fiumi e torrenti al solo scopo di alimentare l’industria delle biomasse.
Le associazioni hanno dichiarato all’unanimità che lo stato di mobilitazione permanente continuerà fino a quando non cesseranno questo tipo di interventi e si dicono pronte ad andare avanti per tutto il 2019.

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