Geotermia, ok a proroga concessioni per 20 anni. I sindaci: "Ora la Regione ci coinvolga"

A decidere saranno le Regioni a fronte di un piano di investimenti. I 16 Comuni geotermici della Toscana chiedono di definire insieme le priorità.

Redazione
28 novembre 2023

Geotermia, nel decreto Energia bis appena approvato dal Governo nazionale su proposta del ministro Pichetto Fratin è prevista la possibilità che le Regioni possano concedere una proroga delle concessioni fino a 20 anni a fronte di un piano pluriennale di investimenti. Una notizia attesa da tempo anche dai 16 Comuni geotermici della Toscana visto che le attuali concessioni a Enel Green Power scadranno nel 2026.

A questo punto la partita passa in mano alla Regione. “Chiediamo al presidente Giani – spiega il sindaco di Santa Fiora e delegato di settore in Anci Toscana Federico Balocchi – che ha sempre manifestato attenzione verso i Comuni, anche i più piccoli, che i sindaci siano direttamente coinvolti nella definizione delle strategie di sviluppo locale per la valutazione dei piani di investimento. Noi siamo a completa disposizione per definire le priorità da sottoporre partendo dalla più importante: la creazione di opportunità di lavoro per i giovani, perché le aree geotermiche non siano più aree di crisi. Vogliamo dimostrare che la geotermia può essere volano di sviluppo sostenibile e i paesi geotermici luoghi dove vivere bene”.

Il decreto Energia dunque prevede che la Regione possa chiedere a Enel Green Power un piano d’investimenti da presentare entro il 30 giugno 2024; se verrà valutato positivamente ci sarà la proroga altrimenti dovrà essere bandita una gara.

La norma articola poi in cinque punti le caratteristiche che dovrà avere il piano ai fini della concessione della proroga: manutenzione e miglioramento tecnologico degli impianti con ulteriore riduzione delle emissioni; interventi minerari per recuperare il declino naturale del campo geotermico; interventi per la sostenibilità ambientale, comprese misure per la tutela e il ripristino ambientale dei territori interessati dalla concessione di coltivazione; realizzazione di nuovi impianti e potenziamento di quelli esistenti; innalzamento dei livelli occupazionali nei territori interessati dalla concessione.