Maggioranza e opposizione compatte contro il progetto pilota ministeriale sulle pendici del Monte Amiata: provocherebbe danni irreparabili all’ambiente e all’economia del territorio.
CASTEL DEL PIANO (Gr) – No alla centrale geotermica sulle pendici del Monte Amiata. È quanto chiedono all’unisono tutte le forze politiche in Consiglio regionale attraverso la mozione presentata ieri dal capogruppo Pd Leonardo Marras, che impegna la Giunta a esprimersi contraria al progetto pilota di Montenero a Castel del Piano, in provincia di Grosseto.
Sulla centrale a media entalpia maggioranza e opposizione fanno quadrato e in commissione Ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd), votano compatte il testo firmato anche da Giacomo Giannarelli (Movimento 5 Stelle), Tommaso Fattori (Sì-Toscana sinistra), Serena Spinelli (gruppo misto) e Monia Monni (Pd).
L’atto di indirizzo punta al blocco di Montenero perché provocherebbe danni irreparabili all’ambiente e al sistema economico del territorio. “La centrale – spiega Marras – svaluterebbe il contesto paesaggistico, punto di forza delle imprese locali”.
L’impianto è un progetto pilota di competenza ministeriale, che la mozione approvata tenta in qualche modo di arginare. “La Regione – ricorda ancora il capogruppo – ha fatto molto per regolamentare il settore dell’energia geotermoelettrica pensando a strumenti quali le Aree non idonee individuate dai singoli Comuni (l’iter di approvazione è in fase finale, ndr) e comunque nel rispetto della tutela ambientale, del lavoro, del rafforzamento dei controlli così come di maggiore capacità tecnologica e di requisiti più stringenti per i concessionari, obbligati a sviluppare attività collaterali”.
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