Firmata la convenzione che dà vita al primo “prodotto turistico omogeneo”. Promozione, accoglienza e manutenzione saranno gestite in maniera coordinata.
REDAZIONE
FIRENZE – La Francigena toscana è un itinerario turistico di nicchia, con numeri ancora contenuti, ma che si è inserita a pieno titolo nell’offerta di chi, in Italia e all’estero, propone turismo slow. Ed è per rilanciare il tratto toscano della Francigena che i 39 comuni interessati dal passaggio della storica strada hanno deciso di unire le forze. La convenzione che ha dato vita alla via Francigena toscana come primo “prodotto turistico omogeneo” è stata firmata a Firenze il 25 luglio, nella sede della Regione, durante il convegno “La Francigena. L’impronta sostenibile della Toscana e dei territori protagonisti”.
In concreto, ai Comuni firmatari, raggruppati in 4 aggregazioni territoriali, viene affidato l’esercizio associato delle funzioni in materia di gestione dell’accoglienza e dell’informazione turistica, di promozione e comunicazione, di manutenzione ordinaria degli itinerari escursionistici e di monitoraggio e analisi dei flussi turistici.
Sono quattro le aggregazioni di Comuni individuate dalla convenzione: Nord, Centro Nord, Centro Sud e Sud.
- Nord: Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso.
- Centro Nord: Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese.
- Centro Sud: Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi.
- Sud: San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore.
I Comuni capofila saranno, rispettivamente, Pontremoli-Massa, Lucca, Fucecchio e Siena.
Secondo la convenzione, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana affiancheranno i Comuni per la promozione del prodotto turistico. Irpet sarà invece il soggetto che provvederà ad analizzare i dati sui flussi turistici. L’accordo prevede anche la costituzione di uno specifico Osservatorio Turistico di Destinazione. In un secondo tempo si penserà anche a promuovere lo sviluppo dei cosiddetti ‘rifugi escursionistici’ che faciliteranno l’accoglienza povera per pellegrini e camminatori.
“I Comuni – ha detto l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo– si mettono in gioco e diventano protagonisti. E’ importante mettere in evidenza gli aspetti romantici e religiosi legati a questo cammino ma lo è altrettanto cominciare a parlare di cose concrete, di strutturazione del tracciato. E’ il momento di lavorare con metodo, di motivare le comunità locali a difendere la propria storia, le proprie tradizioni, altrimenti la Francigena rischia di disperdersi”.
Fonte: Regione Toscana
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