Una nuova tecnologia che permette di abbattere i costi legati all’uso del silicio. Coinvolta nella sperimentazione l’Università di Pisa.
Redazione
16 gennaio 2023
LIVORNO – Disporre di energia pulita risparmiando sui costi del fotovoltaico. È quanto promettono i nuovi concentratori solari luminescenti (LSC) sviluppati grazie al progetto COLOURS e installati, in via sperimentale, su un’innovativa pensilina degli autobus inaugurata venerdì scorso in via Dell’Ardenza a Livorno davanti della Caserma Folgore.
Co-finanziato con fondi europei, il progetto ha visto la partecipazione attiva del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa assieme alle aziende Scorpio srl di Livorno (capofila), Cicci Research srl di Grosseto, I&S srl di Rignano sull’Arno (FI) e dell’Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetalli del CNR di Sesto Fiorentino (FI).
Grazie a questa nuova tecnologia, pensata in primo luogo per arredi urbani di nuova generazione, è possibile coniugare esigenze architettoniche e di tutela ambientale creando uno spazio green più sicuro e comodo per i cittadini. Il tutto con un notevole abbattimento di quelli che sono i costi abituali del fotovoltaico, legati principalmente all’impiego del silicio. Con i concentratori solari luminescenti (LSC), che altro non sono che particolari pannelli in cui sono dispersi dei fluorofori, il suo impiego viene infatti ridotto al minimo garantendo la stessa efficienza.
“Il principio base di questa tecnologia è identico a quello del pannello fotovoltaico classico ma cambia la modalità di distribuzione della luce – spiega Andrea Pucci, docente di Chimica industriale all’Università di Pisa – Sono infatti i pannelli di plexiglass del tettuccio, colorati con il colorante sviluppato nell’ambito di questo progetto, ad assorbire la luce solare, anche quella solo diffusa tipica dei giorni nuvolosi”.
Una volta incamerata, l’energia luminosa viene poi inviata, selettivamente, ai bordi della copertura. Per trasformarla in corrente elettrica è così sufficiente installare i pannelli fotovoltaici unicamente nell’intelaiatura riducendo al minimo l’uso del silicio ma con lo stesso rendimento.
“Se in queste prime pensiline inaugurate a Livorno l’impianto è semplicemente collegato al sistema di illuminazione che si accende la sera – aggiunge Pucci – è già possibile sviluppare la struttura con prese per la ricarica di dispositivi elettronici o associarvi anche l’alimentazione dei pannelli con le informazioni”.
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