Palazzo Medici Riccardi ospita dal 5 settembre al 7 gennaio 2025 una mostra del fotografo toscano che invita a riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura.
Redazione
5 settembre 2024
FIRENZE – E fu sera e fu mattina: La natura negli scatti di Valter Bernardeschi è il titolo della mostra fotografica che esplora la bellezza e la fragilità della natura e che Palazzo Medici Riccardi si prepara a ospitare dal 5 settembre 2024 al 7 gennaio 2025 nelle Sale Fabiani.
Bernardeschi elabora una sua personalissima riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura esplorando temi come la creazione, la trasformazione e la bellezza eterna del mondo naturale. Gli scatti del fotografo toscano, già vincitore nel 2013 e nel 2018 del Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum di Londra, catturano l’essenza della vita sulla Terra, invitando i visitatori a riflettere sul loro rapporto con l’ambiente e a riscoprire la meraviglia e il mistero che il nostro pianeta offre, un vero e proprio viaggio visivo che attraversa i luoghi più remoti e affascinanti.
Ogni immagine racconta una storia, svelando la maestosità e la vulnerabilità della natura in tutta la sua complessità. Tra le opere esposte spiccano immagini di paesaggi incontaminati, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nel definire le forme e i colori creando atmosfere sospese tra sogno e realtà. Immagini che invitano a una riflessione profonda sul ruolo dell’essere umano all’interno di questo ecosistema. La sua lente rivela la complessità e la delicatezza delle interazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente.
La mostra è il frutto di un progetto di Giovanni Passaniti con MUS.E ed è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze in collaborazione con il Museo Geo Bruschi, l’Associazione Fotografi del Levante Fiorentino e l’associazione culturale Kairos.
Valter Bernardeschi ha iniziato a fotografare negli anni ‘70. Le sue fotografie sono state pubblicate sulle più autorevoli riviste come National Geographic, Bell’Europa, Oasis, BBC wildlife. È autore di libri e ha esposto in numerose mostre fotografiche, anche in collaborazione con enti e parchi dediti alla conservazione florofaunistica.
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