Il 15 marzo convegno del progetto FOR.SA. Una giornata dedicata a esplorare come foreste, comunità e salute umana possano rigenerarsi insieme.
Redazione
12 febbraio 2025
VALLOMBROSA (Fi) – Le foreste, è indubbio, ci fanno stare bene. FOR.SA, acronimo di “FOReste e SAlute”, è un progetto coordinato dalla Foresta Modello delle Montagne Fiorentine e finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana che ha l’obiettivo di valorizzare i territori montani di Valdisieve e Valdarno fornendo luoghi idonei alle pratiche di “terapia forestale”.
L’uso terapeutico della foresta è una disciplina in rapida espansione in tutto il mondo. In Giappone ad esempio i “bagni di foresta” (“Shinrin-yoku” in lingua giapponese) sono oggi parte integrante dei programmi sanitari. Il tema è di grande attualità anche in Italia. L’uso terapeutico della foresta negli ultimi anni è stato studiato con risultati positivi dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Club Alpino Italiano.
Il progetto FOR.SA ha lavorato nell’ultimo anno, insieme alle comunità locali, per attivare quattro itinerari nella montagna fiorentina: veri e propri luoghi di cura in grado, al tempo stesso, anche di rilanciare l’economia locale. San Godenzo, Londa, Reggello e Rufina i Comuni coinvolti.
Nell’ambito del progetto il 15 marzo a partire dalle ore 8:15 si svolgerà presso l’Abbazia di Vallombrosa il Convegno “Foreste e salute”. Una giornata dedicata all’approfondimento del tema della Terapia Forestale con l’obiettivo di esplorare come foreste, comunità e salute umana possano rigenerarsi insieme. Esperti di rilevanza nazionale e ospiti internazionali condivideranno esperienze e prospettive attraverso tavole rotonde e interventi tematici, presentando i risultati raggiunti e le proposte operative per il futuro.
L’iniziativa ha già registrato il tutto esaurito ma si può seguire la diretta streaming sul canale YouTube di Compagnia delle Foreste
“Tornare al bosco è essenziale per tanti motivi – spiega Stefano Berti, presidente della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine – lo è anche per curarci, per prevenire malattie, ridurre lo stress e l’ansia, trovare ispirazione, ritrovare una parte di noi stessi che si sta perdendo tra asfalto e cemento. Valorizzare queste pratiche e, con esse, i territori forestali e montani, è possibile pur mantenendo tutte le altre funzioni del bosco a patto di individuare con attenzione le aree idonee, progettando i percorsi e la loro manutenzione attraverso una specifica gestione forestale. Perché è nei boschi gestiti, non in quelli in stato di abbandono, che queste attività possono essere svolte al meglio e, considerando quanto può essere attivato a supporto, possono rappresentare anche un utile strumento per la rigenerazione delle comunità”.
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