Mobilità

Firenze città più motorizzata d’Italia, 720 auto ogni 1000 abitanti

Traffico-firenze-1
Lo dice il rapporto “Mobilitaria 2018” elaborato da Kyoto Club e CNR.  Nell’ultimo anno auto aumentate del +3,6%, quota che nessun’altra città metropolitana ha eguagliato.

 

FIRENZE – Si fa un gran parlare di mobilità sostenibile ma le automobili nelle città continuano a crescere, questa è la realtà. E la maglia nera spetta purtroppo alla Città metropolitana di Firenze. Lo dice chiaro e tondo il rapporto Mobilitaria 2018 elaborato da Kyoto Club e Istituto per l’Inquinamento atmosferico del CNR, che ha analizzato la qualità dell’aria e dei provvedimenti di mobilità nelle 14 grandi città italiane nel periodo 2006-2016.
Adesso gli enti autori del rapporto ne hanno fornito un aggiornamento analizzando le tendenze in atto per l’anno 2017, in particolare per l’andamento dei veicoli privati e dei veicoli commerciali nei Comuni capoluogo e nelle città metropolitane di area vasta.

Firenze risulta essere la prima città metropolitana per tasso di motorizzazione, con ben 720 auto ogni 1000 abitanti, seguita da Catania con 710 auto su 1000 abitanti e Torino con 661 auto su 1000 abitanti.
Come se non bastasse, nel corso dell’ultimo anno la città metropolitana di Firenze ha subito un incremento delle auto del +3,6%, quota che nessun’altra città metropolitana ha eguagliato; solo Torino ha registrato un incremento del +2,9% tra il 2016 e 2017.
Le altre città metropolitane si assestano tutte su una crescita, negli anni 2016-2017 di auto private, che va dal +1,2% di Milano al +2 di Messina, Napoli e Bari (+1,7), Catania (+1,8), Reggio Calabria (+1,9), Bologna (+1,6). Roma cresce dello 0,3% e risulta una delle più basse insieme a Cagliari.

A destare preoccupazione sono sicuramente anche i dati relativi alle classi ambientali delle autovetture circolanti. Se infatti al Nord la maggioranza dei veicoli è Euro 4 – Euro 5 (con qualche punta di Euro 6), al Sud la prevalenza è addirittura di Euro 3 – Euro 4.

La categoria di alimentazione prevalente è la benzina/diesel in tutte le 14 città metropolitane. Il GPL è molto scarso sfiorando punte del 10% in alcune città (come Torino e Bologna) ma anche valori minimi (Cagliari 3%, Palermo e Milano 5%, Roma 7%). L’alimentazione elettrica e ibrida invece è praticamente inesistente con quote del 1,3% (Milano e Bologna) e dello 0,1-0,3% in tutte le città metropolitane del Sud Italia.
Davanti a queste cifre gli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto e dagli accordi di Parigi appaiono lontani come la Luna. C’è veramente tanto da fare perché la strada è ancora lunga.

Fonte: ARPAT

Tags