Ecosistema

Falco pescatore, prima schiusa dell’anno all’Oasi WWF laguna di Orbetello

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Immagine da telecamera Progetto Falco Pescatore

I genitori sono la coppia formata da Mora e Orbetello, ora si attende la schiusa delle altre due uova. Dei 6 nidi di falco pescatore in Italia 5 sono in Maremma. 

 

Redazione
30 aprile 2024

ORBETELLO (Gr) – Lieto evento ieri all’Oasi WWF della Laguna di Orbetello con la nascita del primo pulcino di questa stagione riproduttiva. I genitori sono la storica coppia formata da Mora e Orbetello. Il nido, fa sapere il WWF, si trova di fronte a uno dei capanni di osservazione del sentiero dell’Oasi: i visitatori hanno così potuto osservare il nido a debita distanza e senza arrecare disturbo.

La femmina è ancora in cova e ora si attende la schiusa delle altre 2 uova che dovrebbe avvenire a distanza di 48 ore una dall’altra. I pulli verranno inanellati dai responsabili e tecnici del Progetto Falco pescatore. Dei due nati dell’anno scorso uno continua a frequentare l’area dell’Oasi, l’altro è stato segnalato alle Saline di Trapani, altra riserva gestita dal WWF.

È proprio grazie al Progetto Falco Pescatore, ideato da Giampiero Sammuri nel 2002, che questo rapace raro e minacciato è stato reintrodotto e ha ripreso a riprodursi in Italia. Nel 2011 la prima straordinaria nidificazione nel Parco regionale della Maremma per poi estendere il progetto alla Diaccia Botrona, alla Riserva Statale e Oasi WWF Laguna di Orbetello e ad altri siti in Italia. Oggi le coppie nidificanti in Italia sono 6 di cui 5 in Maremma e una a Porto Conte in Sardegna e sono tutte monitorate con telecamere.

Il WWF approfitta dell’occasione per ricordare che tornano proprio in questi giorni le Giornate delle Oasi del WWF, rinnovate e ancora più ricche. Quest’anno infatti sono ben cinque i weekend nei quali il pubblico di tutta Italia potrà scegliere tra 150 eventi e aperture straordinarie per immergersi nella natura d’Italia: un vero e proprio Mese delle Oasi. Dalla storica Burano in Toscana, la prima, nata nel lontano 1967, alle Saline di Trapani, dove convivono conservazione e produzione con metodi tradizionali del sale, dai boschi della Valtrigona in Trentino all’Area Marina Protetta di Miramare a Trieste. Sono tutti luoghi di difesa e promozione del valore natura in cui scoprire la storia delle specie simbolo come lontra, cervo sardo, orso bruno marsicano, salvate grazie allo sforzo collettivo avviato dal WWF da oltre 50 anni, e gli innumerevoli servizi che forniscono al nostro benessere e alla nostra salute.

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