Drammatico il confronto con la media degli ultimi anni. Quadruplicata la superficie interessata. Così un pezzo del patrimonio boschivo della Toscana è andato in fumo.
Un colpo durissimo per il patrimonio boschivo regionale. E’ stata senza dubbio un’estate di fuoco quella che ci stiamo lasciando alle spalle. I numeri parlano chiaro e il confronto con gli anni passati è drammatico: un pezzo della Toscana è andato in fumo.
Luglio e agosto sono stati due mesi difficilissimi per i boschi della regione più verde d’Italia, ma incendi ci sono stati anche a giugno. Il caldo e l’aridità prolungata hanno infatti reso le foreste più vulnerabili. Il conto aggiornato al 28 agosto registra in due mesi 472 incendi e circa 1600 ettari di superficie interessata (una media di 3,38 ettari a evento). Dall’inizio dell’anno sono ben 775 gli incendi e 1981 gli ettari bruciati: 321 e 487 era la media degli ultimi cinque anni.
C’è uno studio di qualche anno fa dell’Accademia italiana di Scienze forestali che quantifica in 6.000 euro a ettaro la spesa per spegnere un incendio. Basta questo a dare la misura della gravità di una simile piaga, a cui poi vanno aggiunti i costi per l’asportazione del materiale bruciato, la ripulitura, la regimazione delle acque superficiali e l’eventuale rimboschimento. Il passaggio del fuoco, specie sui terreni in pendenza, aumenta poi l’azione erosiva dell’acqua, accresce il rischio idrogeologico e a volte, per ricostruire il soprassuolo, sono necessari anche venti o quaranta anni.
I numeri mese per mese
In Toscana nel solo mese di luglio sono stati 224 i roghi su cui sono intervenute le squadre regionali coordinate dalla Soup, la sala operativa unica della Regione. Sempre a luglio almeno 955 ettari di bosco sono andati in fumo, che si aggiungono ai 1500 di campi incolti e sterpaglie. La media nello stesso periodo negli ultimi cinque anni era stata rispettivamente di 200 e 105 ettari. In pratica gli incendi sono stati il triplo e di quattro volte è aumentata la superficie percorsa dal fuoco. Le statistiche ricordano altre due estati difficili e particolarmente siccitose: quella del 2003 e quella del 2012.
Fino al 28 agosto i roghi sono stati invece 248, il doppio della media degli ultimi cinque anni che era attestata su 122, e pari a 670 ettari la superficie percorsa dal fuoco, oltre quattro volte la media di 153 ettari degli ultimi cinque anni.
Vanno poi aggiunti altri 303 incendi boschivi nei primi sei mesi dell’anno – da gennaio a giugno – che sono più del doppio della media quinquennale di 115, e circa 350 ettari percorsi dal fuoco rispetto a 130.
Fuoco frenato grazie al lavoro della ‘macchina regionale’
Senza l’eccezionale spiegamento di forze messe in campo i danni sarebbero potuti essere di gran lunga maggiori: il personale della Regione, gli operai forestali che fanno capo a Comuni, Unioni e Parchi e di cui la Regione paga le spese, e poi il volontariato antincendi boschivi, anch’esso coordinato dalla Regione. Si tratta di una forza che conta complessivamente 600 mezzi ‘terrestri’ e 4800 uomini operativi addestrati, di cui 4200 i volontari, una Scuola regionale praticamente unica in Italia a Monticiano (Si), a cui si rivolgono anche da fuori Toscana, e poi i dieci elicotteri della flotta regionale, che tra luglio e agosto hanno effettuato 1423 ore di volo.
E’ stato grazie a questi mezzi, a questi uomini e donne e all’efficacia degli interventi che in oltre due terzi degli incendi la superficie di bosco bruciata non ha superato l’ettaro, e a volte anche molto meno. In altri casi invece, per i troppi eventi in contemporanea o per le particolari condizioni del vento, i roghi hanno mandato in fumo grandi appezzamenti.
Su alcuni incendi sono intervenuti anche mezzi nazionali della Protezione Civile (talvolta in misura minore rispetto alle necessità, per i troppi incendi che hanno percorso la Penisola) e in qualche caso è stata necessaria l’evacuazione dei residenti, ma solo a scopo precauzionale. La ‘macchina regionale’ antincendi boschivi è intervenuta anche, tra luglio e agosto, su 416 incendi che si sono sviluppati in aree non boscate, a supporto in questo caso dei Vigili del fuoco.
La giornata più critica è stata quella di domenica 16 luglio con 33 incendi boschivi e 12 incendi che si sono sviluppati in contemporanea.
Gli incendi più devastanti tra luglio e agosto
- 4 luglio – Castiglione della Pescaia (GR)
75 ettari di bosco e 8 ettari di non bosco - 9 luglio – Piancastagnaio (SI)
220 ettari di bosco e 316 ettari di non bosco - 15 luglio – Montale (PT)
300 ettari di bosco - 3 agosto – Pomarance (PI)
60 ettari di bosco - 6 agosto – Radicondoli (SI)
70 ettari di bosco e 30 ettari di non bosco - 25 agosto – Serravalle Pistoiese (PT)
150 ettari di bosco - 28 agosto – Figline Incisa Valdarno (FI)
50 ettari di bosco
Fonte: Regione Toscana
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