Con una lettera indirizzata alla Regione e alle istituzioni i comitati puntano il dito sulla pianificazione territoriale e sul progetto del nuovo aeroporto.
Redazione
17 dicembre 2024
FIRENZE – Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani, al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, all’assessora all’Ambiente Monia Monni, a sindaci e altre istituzioni i comitati della Piana fiorentina tornano a denunciare con forza quelle che, secondo loro, possono essere considerate le questioni ambientali che hanno aggravato le conseguenze dell’esplosione del deposito Eni di Calenzano avvenuta il 10 dicembre.
Per i comitati solo adesso la politica si accorge che si tratta della quinta area più urbanizzata d’Italia, che la Piana è satura ed è giusto considerare una possibile delocalizzazione dell’impianto: “La tragedia è effetto della gestione di un impianto a rischio d’incidente rilevante (RIR) inadeguata dal punto di vista industriale, ambientale e sanitario, ma è soprattutto la conseguenza di una pianificazione territoriale che ha permesso durante questi ultimi 65 anni (a partire dal 1960) di costruirci intorno, fino a saturare completamente la Piana“.
La politica avrebbe sottovalutato il consumo di suolo in nome della crescita e dell’espansione urbana, le preoccupazioni provenienti dalla società civile e dall’associazionismo autorizzando le costruzioni anche in prossimità di questi impianti a rischio d’incidente rilevante: “Nonostante ciò si accondiscende a costruire un nuovo aeroporto scaricando i problemi di sicurezza, d’inquinamento ambientale e i rischi per la salute sulle comunità senza considerare poi che senza le nostre battaglie e i nostri ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato in quel fazzoletto di terra oggi ci sarebbe anche l’inceneritore di Case Passerini, un impianto a rischio d’incidente rilevante (prima classe)”.
I comitati non mancano poi di ricordare l’importanza del progetto di Parco Agricolo della Piana che sovvertirebbe tale sistema di crescita illimitato: “La politica non può dichiarare allo stesso tempo che la Piana è satura e poi accettare di aggravarne il carico antropico autorizzando un nuovo aeroporto, si tratta di una posizione insostenibile”. La lettera nella versione integrale
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