“Sono piene di metalli pesanti come mercurio, cadmio e zinco”. Il gruppo consiliare chiede di sospendere subito in via cautelativa la riprofilatura degli arenili di Vada e Mazzanta.
di Marcello Bartoli
ROSIGNANO MARITTIMO (Li) – Una lingua di spiaggia bianchissima, di un bianco così accecante che sembra di essere ai Caraibi. Ma il paradiso è finto, basta girare lo sguardo per vedere i grandi camini fumanti della Solvay, l’azienda belga che da anni ha deciso di lavorare bicarbonato, e non solo, sulla spiaggia tra Rosignano e Vada. E il bianco caraibico che tanto piace ai turisti è dovuto agli scarichi di carbonato di calcio e chissà cos’altro.
Ora sulla vicenda dei ripascimenti – decisi dalla Regione – delle spiagge di Vada e Mazzanta proprio con sabbie provenienti dalle ‘spiagge bianche’ Sì – Toscana a Sinistra ha presentato una mozione e un’interrogazione. Alla Giunta regionale si chiede di “sospendere in via cautelativa la riprofilatura degli arenili del litorale” con sabbie provenienti dalle spiagge bianche scegliendo “sabbie che non presentino elevate concentrazioni di metalli”. La mozione torna poi a impegnare la Giunta ad adottare le nuove tecniche di ecodragaggio, un indirizzo già approvato lo scorso anno dal Consiglio regionale, sempre su proposta di Sì Toscana a Sinistra, ma rimasto finora lettera morta.
“E’ irresponsabile utilizzare sabbia delle spiagge bianche, originata in gran parte dallo scarico Solvay e ricca di metalli pericolosi, per ripascere gli arenili a Vada e Mazzanta, dove la composizione è diversa e molto più naturale”, tuona il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori. “Stiamo parlando di metalli pesanti come il mercurio, il cadmio, il rame e lo zinco”.
Un’altra cosa che non torna, a giudizio del gruppo consiliare, è il coinvolgimento tardivo di ARPAT il cui parere – previsto dalle norme regionali – è stato richiesto solo alla fine del percorso autorizzativo. Una trascuratezza non casuale ma voluta, ipotizza Fattori, forse perché “è stata fatta una valutazione molto approssimativa e parziale degli impatti ambientali e della reale sostenibilità di queste opere, il che è molto grave”.
“La stessa ARPAT quando è stata chiamata in causa, ossia molto tardivamente, ha espresso le proprie critiche a un simile intervento – continua Fattori – Adesso porteremo la vicenda in Consiglio per impedire che la Regione ignori le raccomandazioni di ARPAT e proceda come se nulla fosse”.
I ripascimenti programmati con le sabbie bianche della Solvay vanno dunque immediatamente sospesi. E’ fondamentale ripascere le spiagge che si stanno ritirando, come quelle di Vada e Mazzanta, ma questi interventi vanno fatti “con sabbie adeguate e che abbiano una composizione simile a quella dei siti di deposizione”.
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