Ecosistema

Entro fine anno un’area protetta per il tursiope nel mare della Toscana

Giovane tursiope in salto rid
Definita oggi a Viareggio la perimetrazione del nuovo SIC (Sito di interesse comunitario): con una superficie di 4.142 chilometri quadrati sarà il più grande del Mediterraneo.

 

Entro la fine dell’anno diventerà realtà in Toscana il Sito di Interesse Comunitario (SIC) a mare dedicato al tursiope (Tursiops Truncatus), conosciuto anche come delfino dal naso a bottiglia.
Il percorso che porterà a un’area protetta dedicata a questa specie di mammifero marino è stato messo a punto nel corso del seminario Toscana: il SIC marino sul tursiope, avvio dell’iter di approvazione che si è svolto oggi a Viareggio, al quale hanno partecipato l’assessore Federica Fratoni insieme al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, rappresentanti della Capitaneria di Porto di Viareggio, Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Arpat e Università di Siena.

Ultimo di una serie di incontri con le istituzioni e le associazioni di categoria e ambientaliste, quello di oggi si è concluso con una proposta finale condivisa da tutti che prevede la perimetrazione del SIC e le misure di conservazione, non solo quelle che valgono per tutti i Siti ma anche misure più specifiche.

La futura area protetta riguarda il triangolo che si stende tra i comuni di Pietrasanta e Piombino e si spinge fino a comprendere le isole di Gorgona, Capraia e le Secche della Meloria, per una superficie di oltre 4.142 chilometri quadrati: il più grande sito nel Mediterraneo per la protezione del tursiope.
Presentata la proposta finale, adesso saranno avviati gli atti amministrativi per l’istituzione del SIC, un iter che secondo le stime della Regione si concluderà entro il 2019 con l’approvazione del Consiglio regionale.

Il SIC, ovvero il Sito di Interesse comunitario o Sito di Importanza Comunitaria, discende dalla direttiva “Habitat”, recepita in Italia a partire dal 1997. L’idea è che alla protezione delle singole specie debba necessariamente essere legata la protezione degli habitat in cui quelle specie vivono. Scopo della direttiva è quindi contribuire a salvaguardare la biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo.

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