Siena cresce considerevolmente e si aggiudica il 12° posto in classifica nazionale e il primo in Toscana. Bene Lucca per i rifiuti e le isole pedonali.
Redazione
10 novembre 2022
Secondo la classifica di Ecosistema Urbano 2022, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sono pochi i Comuni italiani che hanno fatto la differenza in termini di sostenibilità ambientale. Lo studio gode della collaborazione di Ambiente Italia e analizza le performance ambientali di 105 Comuni capoluogo tenendo conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Nella classifica finale Bolzano si lascia alle spalle Trento, che scende al secondo posto, Belluno risale la graduatoria passando dall’ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria.
E la Toscana? Nel 2022 tra le province permangono differenze considerevoli. Siena cresce molto e si aggiudica il 12° posto in classifica nazionale e il primo in Toscana con un punteggio di 65,43%. Seguono Lucca (61,41%), Arezzo (59,60%) e Livorno (57,03%) che ottengono un punteggio sopra la media italiana (53,41%).
Firenze decresce di 14 posizioni rispetto all’anno precedente e ottiene un punteggio di 56,20%. Risultati meno positivi per Pisa (52,02%), Prato (47,07%) e Grosseto (46,14%). Nella parte finale della classifica troviamo Pistoia (40,72%) e Massa (38,41%) con notevoli criticità rispetto a produzione di rifiuti e offerta di trasporto pubblico.
Per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, in Toscana solo Lucca e Pisa raggiungono l’obiettivo minimo del 65% fissato dalla legge. Colpisce il 51,3% di Firenze che si posiziona 83esima nella classifica nazionale. Alta persino la quantità di rifiuti prodotti, in particolar modo nei capoluoghi di Massa e Pisa (seconda e quinta nella classifica nazionale) con più di 700 kg pro-capite.
Nota dolente anche le perdite della rete idrica nelle città di Firenze e Massa dove si disperde più della metà dell’acqua immessa nelle condutture. Livorno rimane un esempio in Toscana con solo il 14% di dispersione idrica ma degni di nota anche i risultati di Siena e Arezzo con una percentuale che si attesta sotto il 20%. Lucca si posiziona in testa alla classifica italiana per estensione delle isole pedonali con un valore di 6,79 mq/ab, nettamente sopra la media nazionale (0,47 mq/ab).
Pisa è indubbiamente la migliore in Toscana per espansione della rete ciclabile, Prato invece si distingue per il verde urbano e l’uso efficiente del suolo. A Firenze diminuisce il numero di auto circolanti (54 ogni 100 abitanti) e cresce l’uso del trasporto pubblico da parte dei cittadini ma continuano a impressionare gli oltre 8 morti e feriti ogni 1000 abitanti per incidenti stradali registrati.
Infine meritano citazione i numeri relativi all’inquinamento dell’aria. Per le Pm10 anche quest’anno il valore limite per la protezione della saluta umana previsto dalla direttiva comunitaria (media annua di 40 μg/mc) è rispettato in tutte le città italiane, notizie positive anche in Toscana dove nessun capoluogo supera la media annua di 25 μg/mc.
Tra le buone pratiche viene segnalata Prato dove si sta coltivando la prima “giungla urbana” attraverso il progetto Prato Urban Jungle che riqualificherà aree marginali trasformandole in spazi ad alta densità di verde agli esempi di riconversione sostenibile di spazi pubblici degradati o non fruibili in sicurezza dai cittadini.
Il report di Ecosistema Urbano 2022
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