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Ecoreati in Toscana, prima Livorno. Legambiente: “Più economia circolare”

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A Piazze aperte interviene il presidente Fausto Ferruzza: “Contro gli ecoreati serve fare rete tra cittadini e istituzioni “.

 

Redazione
12 dicembre 2023

FIRENZE – E’ passato ormai un quarto di secolo da quando, nel 1997, venne pubblicato il primo Rapporto Ecomafia di Legambiente. Secondo l’ultimo rapporto sono stati 2085 i reati ambientali registrati nel 2022 in Toscana, 109.324 i controlli effettuati, il 6,8 % dei quali hanno rilevato reati. Le persone denunciate sono state 1614, 13 quelle arrestate e 245 i sequestri. Si tratta di numeri che separano la nostra regione di poco dalla Lombardia, sesta in classifica.

A otto anni dall’approvazione della legge 68/2015 che ha stabilito la penalizzazione dei reati ambientali si è appena conclusa a Firenze l’ottava edizione di Piazze aperte, il ciclo formativo gratuito di educazione alla legalità dedicato al personale delle amministrazioni pubbliche e forze di sicurezza organizzato da Anci, Legambiente, Libera e patrocinato dalla Regione Toscana. L’ultimo incontro è stato dedicato agli ecoreati nella nostra regione, al sistema dei controlli e all’economia circolare come possibile strumento di contrasto e prevenzione.

Il delitto più contestato è stato il traffico illecito di rifiuti, poi quelli contro l’ambiente: si tratta di 637 reati sanzionati dalle Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto tra cui inquinamento ambientale, omessa bonifica e impedimento del controllo. Tra le province toscane Livorno è al nono posto nella classifica nazionale e prima in Toscana con 565 reati rilevati (1/4 del totale regionale), seguita da Firenze (258) e Lucca (186). Chiudono la classifica Prato e Pistoia.

Durante il ciclo formativo sono stati molti gli spunti di approfondimento: dal contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti tessili nel distretto di Prato al lavoro delle forze di sicurezza per sanzionare l’abbandono di veicoli a Livorno.  Ma anche le esperienze virtuose dei Comuni, come Pontassieve con la raccolta di olio alimentare che viene trasformato in biocarburante e in futuro verrà utilizzato per gli scuolabus.

Tra le soluzioni di Legambiente ci sono “i 112 cantieri nazionali della transizione ecologica, di cui tanti anche in Toscana, legati al tema dell’economia circolare volti a generare un circolo virtuoso coi territori”. Esperienze che saranno al centro del Forum dell’Economia Circolare toscana che si svolgerà venerdì 15 dicembre dalle ore 9 alle 13.30 al Centro Pecci di Prato.