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Due nuovi distretti biologici riconosciuti dalla Regione Toscana: adesso sono nove

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Foto Regione Toscana

Si tratta dei distretti biologici delle Valli Senesi e del Valdarno di Sopra. Saccardi: “Modello innovativo di sviluppo rurale sostenibile che parte dal basso”. 

 

Redazione
2 agosto 2024

Cresce e si arricchisce il biologico in Toscana. Due nuovi distretti biologici sono stati appena riconosciuti dalla Regione: il Distretto biologico delle Valli Senesi e il Distretto rurale e biologico del Valdarno di Sopra. Con i nuovi arrivati salgono a 9 i distretti biologici riconosciuti con la legge regionale 51 del 2019. Vanno ad aggiungersi al distretto biologico di Fiesole, il primo nato il 27 luglio 2021, a quello della Val di Cecina riconosciuto il 13 luglio 2022, al distretto biologico di Calenzano riconosciuto il 15 settembre 2022, al distretto biologico del Montalbano riconosciuto il 23 dicembre 2022, a quello del Chianti riconosciuto il 31 gennaio 2023, a quello della Maremma toscana riconosciuto il 1° agosto 2023 e infine al distretto biologico delle colline della Pia riconosciuto il 13 febbraio 2024.

Si estende e si arricchisce questo patrimonio che rappresenta un modello innovativo di sviluppo rurale sostenibile il quale, partendo dal basso, vede nei produttori i soggetti protagonisti di una progettualità territoriale basata sulla creazione di reti di aziende biologiche” ha commentato la vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi.

Le due new entry

Distretto biologico delle Valli Senesi – Riconosciuto il 23 luglio 2024, nasce su impulso delle aziende biologiche locali che hanno stipulato con le amministrazioni comunali un patto per valorizzare sia le produzioni biologiche sia un territorio altamente vocato alla sostenibilità.
Il suo territorio si estende nei Comuni di Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Radicondoli e Sovicille con quasi il 55% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica e 260 aziende aderenti.

Distretto rurale e biologico del Valdarno di Sopra: riconosciuto il 29 luglio, ricalca il perimetro del distretto rurale già riconosciuto nel 2019 insistendo sul territorio di dieci Comuni del Valdarno Superiore aretino e fiorentino: Bucine, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Pergine Laterina, Figline Incisa Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini.
La superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica si aggira sul 45% con 370 aziende aderenti. Il distretto nasce dal lavoro sviluppato dal distretto rurale che ha voluto proporre al territorio, su impulso delle aziende locali, un patto per valorizzare sia le produzioni biologiche che un territorio altamente vocato alla sostenibilità.

I tre requisiti per diventare distretto

Tre sono i vincoli che la Regione Toscana ha posto per istituire un distretto:
– presenza di una superficie condotta con metodo biologico pari almeno al trenta per cento rispetto alla superficie agricola utilizzata.
– l’adesione di almeno 3 imprenditori agricoli biologici iscritti nell’elenco pubblico degli operatori dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche che operano sul territorio del distretto o, se presente sul territorio, un’associazione in cui siano presenti almeno tre imprenditori agricoli biologici iscritti;
– l’adesione di un terzo dei Comuni del territorio del distretto, che si devono impegnare ad adottare politiche di tutela dell’uso del suolo, di riduzione della produzione di rifiuti, di difesa dell’ambiente e di promozione delle produzioni biologiche e di difesa e sviluppo dell’agrobiodiversità.

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