Si chiude l’indagine avviata nel 2019 dalla Procura della Repubblica di Firenze che aveva portato al sequestro di 10.000 tonnellate di vinacce.
BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – Si è conclusa con un’archiviazione l’indagine per inquinamento ambientale che aveva portato al sequestro di circa 10.000 tonnellate di vinacce della Distilleria Deta destinate alla produzione di alcool grezzo. A renderlo noto è la stessa azienda di Barberino Tavarnelle, che produce grappe e distillati e dal 2017 è stata acquisita dal Gruppo Mazzari.
La vicenda risale al dicembre del 2019 quando Carabinieri, Arpat e Asl, in seguito a un esposto, avevano messo sotto sequestro un’area della distilleria dopo un’ispezione nell’azienda. In quell’occasione era scattata una denuncia per gestione illecita di rifiuti provenienti da attività di distillazione. Un sequestro che era durato fino alla metà di gennaio del 2020, quando fu deciso il dissequestro e la ripresa regolare del lavoro.
“Si chiude una vicenda – si legge in una nota della Distilleria Deta – sulla quale siamo sempre stati sereni e convinti delle nostre ragioni. Il nostro lavoro è ed è sempre stato improntato alla massima trasparenza e al rispetto scrupoloso di tutte le normative vigenti, come dimostrano anche le indagini svolte dal Pubblico Ministero. Fin dall’inizio del nuovo corso dell’azienda, iniziato nel 2017 con l’acquisizione dell’intero capitale da parte di Distillerie Mazzari, abbiamo sempre messo l’ambiente e il rapporto con il territorio al centro della nostra attività. Un rapporto che vogliamo continuare a consolidare nell’ottica dello sviluppo, della valorizzazione e del rispetto ambientale”.
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