“Il Comune dispone di tutte le autorizzazioni ma la società Rimateria si ostina a non permetterci l’ingresso in discarica perché ha timore dei risultati”.
di Gabriella Congedo
PIOMBINO (Li) – Il sospetto è che lì sotto ci siano materiali pericolosi che non dovrebbero starci. Così per levarsi il dubbio il Comune di Piombino ha chiesto di poter eseguire dei carotaggi nella discarica Rimateria. Ma la società che la gestisce nega l’accesso nonostante il Comune, secondo quanto affermano il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore all’Ambiente Carla Bezzini, abbia fatto tutto quello che doveva fare: chiesto autorizzazioni, fornito garanzie, ottenuto il nulla osta della Regione Toscana. La società continua a impedire i carotaggi perchè, sostengono gli amministratori, ha timore dei risultati.
Tra la città di Piombino e la società Rimateria che gestisce la discarica di rifiuti speciali non corre buon sangue. Una delle cause sono gli odori nauseabondi che rendono l’aria irrespirabile per chi abita vicino al sito. Un problema al quale ancora non è stata trovata una soluzione.
Non meraviglia dunque se a novembre del 2019 era stata accolta con soddisfazione da amministratori e cittadini la decisione della Regione di sospendere fino al 31 gennaio 2020 il conferimento dei rifiuti speciali per inosservanza delle prescrizioni autorizzative. Le inadempienze contestate riguardavano la gestione dei pozzi del biogas, il monitoraggio delle emissioni in aria e del percolato, le coperture provvisorie e definitive. Ma a febbraio il blocco dei conferimenti è stato revocato dopo che la società ha presentato un crono programma dei lavori.
“Per mantenere il blocco dei conferimenti – aveva dichiarato il sindaco – non è bastata nemmeno la richiesta di rinvio a giudizio in un processo dove, tra le altre contestazioni, i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Firenze ipotizzano che il sito piombinese sia stato coinvolto in un traffico illecito di rifiuti anche pericolosi con annesso smaltimento illegale”.
Adesso dopo il reiterato rifiuto della società Rimateria a permettere l’ingresso in discarica per i carotaggi il Comune promette battaglia, come si evince da questa nota firmata dal sindaco Francesco Ferrari e dall’assessore all’Ambiente Carla Bezzini.
Che Rimateria sia impegnata a non permetterci di fare i carotaggi è ormai lapalissiano. È ancora più chiaro oggi, quando la Società ci ha comunicato la propria intenzione di chiedere una nuova, ennesima autorizzazione, stavolta da parte del Tribunale che sta curando il concordato.
Ma non solo: Rimateria oggi ci chiede addirittura una malleva che, nel caso fosse sottoscritta, esporrebbe il Comune a rischi eccessivi, accollandosi responsabilità ben oltre ogni ragionevole accordo.
Il Comune di Piombino ha fatto tutto quello che doveva fare per rendere possibile l’intervento: ha acquisito tutta la documentazione e, soprattutto, ha individuato le risorse nel bilancio comunale. Rimateria ci ha chiesto un’autorizzazione per accedere alle aree di competenza: abbiamo inviato una richiesta formale a Rimateria accolta positivamente dal presidente Pellati, che ha inoltrato tale richiesta allo staff tecnico della società. Il Cda di Rimateria ha, poi, sollevato due ordini di criticità, tecnica e di diritto: il Comune ha, quindi, fornito tutte le garanzie sui protocolli operativi forniti dalle società specializzate che compiono le indagini geotecniche con le migliori tecnologie e in regime di assoluta sicurezza. Il Comune ha affermato che le operazioni si svolgeranno nel rispetto delle normative vigenti.
La vicenda non si è esaurita lì: il Cda di Rimateria, poiché questa attività non era prevista dalle clausole dell’Aia in corso, ha rimesso la competenza al soggetto con funzioni concessorie, cioè la Regione Toscana. Abbiamo, quindi, richiesto il nulla osta alla Regione Toscana che ha autorizzato i carotaggi.
Nonostante tutto il lavoro fatto, le garanzie date e le autorizzazione ottenute, Rimateria si ostina a non permetterci l’ingresso in discarica per i carotaggi.
Oggi Rimateria, con queste nuove richieste inaccettabili, di fatto scopre la sua reale intenzione: la Società non vuole i carotaggi perché, molto semplicemente, ha timore dei risultati. Tanto da chiedere al Comune di accollarsi danni patrimoniali connessi all’eventuale sospensione dei conferimenti nel caso in cui i risultati evidenziassero la presenza di sostanze pericolose che non potevano essere lì conferite.
Noi non possiamo accettare una simile posizione e, da domani, saremo costretti a ricorrere ad altre misure.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Carla Bezzini, assessore all’Ambiente
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