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Deteneva 33 cani in condizioni disumane: condannato allevatore nel Grossetano

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Immagine d'archivio

Arresto di 4 mesi e 4.000 euro di risarcimento danni per l’allevatore denunciato da LNDC Animal Protection. Adesso si cercano adozioni consapevoli.

 

Redazione
16 settembre 2023

ROCCASTRADA (Gr) – Ha portato a casa una bella vittoria l’associazione che da subito si era mossa per denunciare l’uomo che nel Grossetano deteneva 33 cani in condizioni disumane. Una vicenda iniziata quasi 4 anni fa e che adesso finalmente vede un primo lieto fine, anche se non ancora definitivo.
A novembre 2019, infatti, i Carabinieri Forestali sequestrarono 33 cani da un allevamento in provincia di Grosseto, a Ribolla, perché le condizioni in cui erano detenuti – in box privi di cuccia ed esposti alle intemperie – erano incompatibili con il loro benessere.

Gli animali, tra cui diversi labrador e cani corso di diverse età, furono quindi dati in custodia giudiziaria al canile convenzionato di Roccastrada. Tramite la propria sezione locale LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane) Animal Protection si attivò subito per sporgere denuncia e seguire da vicino le sorti di questi poveri cani.

Qualche giorno fa finalmente si è arrivati alla sentenza di primo grado contro l’allevatore, che è stato condannato a 4 mesi di arresto oltre al pagamento di 4.000 euro di risarcimento danni alle parti civili e delle spese legali. I cani sono stati sottoposti a confisca e i box in cui erano custoditi dovranno essere distrutti.

Ora l’obiettivo sarà quello di aiutare questi animali traumatizzati a recuperare un po’ di serenità, anche attraverso delle adozioni consapevoli. “Quello che ci interessa di più adesso è poter provvedere a dare un nuovo futuro a questi poveri animali, che in passato hanno sofferto e ne portano addosso i segni – sottolinea Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection –  Molti di loro infatti sono fobici e traumatizzati e hanno bisogno di un recupero comportamentale per essere aiutati ad affrontare la vita in maniera più serena, magari in una famiglia amorevole e quindi faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo”.

Ovviamente si tratta di una sentenza di primo grado e quindi sono possibili modifiche in fase di eventuale appello.Saremo presenti anche in quella sede per fare tutto il possibile affinché non si torni indietro su una decisione che permette a dei cani che hanno sofferto di avere una nuova possibilità di essere sereni – aggiunge Michele Pezone, responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection – Per ora comunque siamo soddisfatti della vittoria portata a casa per dare giustizia a degli animali vittime di una mentalità che li vede solo come beni da cui trarre profitto”.

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