Uno su dieci fra quelli controllati è risultato non in regola. Firenze al primo posto per violazioni, sequestri e denunce penali. Ma aumentano le segnalazioni dai cittadini e dagli stessi cacciatori.
di Gabriella Congedo
Multe per un totale di 37.000 euro (che vanno quasi tutti nelle casse della Regione Toscana), 1.975 persone controllate, 197 violazioni. Un individuo su dieci tra quelli controllati risultato non in regola.
La stagione della caccia è arrivata ormai al capolinea e il WWF Toscana fornisce un nuovo resoconto sull’attività delle sue Guardie Giurate volontarie, task force contro i crimini ambientali che opera coordinandosi con le Polizie provinciali e i Carabinieri Forestali.
Si tratta – come fa presente Maurizio Cristofani, comandante delle guardie WWF per la Toscana – di dati cumulativi che si riferiscono alla totalità dei servizi svolti (caccia, pesca, zoofili), ma la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda la caccia. Andando a vedere più nel dettaglio, al primo posto per numero di violazioni (80) troviamo Firenze, in prima posizione anche per importo delle multe (quasi 14.000 euro), sequestri (15) e denunce penali (10).
Il resoconto parla di un aggravarsi delle violazioni a fronte della costante diminuzione del numero dei cacciatori. Il bracconaggio si macchia di crimini gravi che prevedono sanzioni salate (che sembrano non scoraggiare i malintenzionati) come l’abbattimento di specie protette, l’uso di armi modificate e addirittura porto abusivo di arma da fuoco.
Ma alla fine c’è anche una buona notizia: aumentano le denunce sia da parte dei cittadini che degli stessi cacciatori, un fatto che, dicono dal WWF, “denota finalmente un certo risveglio delle coscienze”.
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