Sono sempre più numerosi i progetti dei Comuni e dei singoli istituti, e alcuni vanno avanti da anni. Obiettivo: niente bottigliette e ‘acqua del Sindaco’.
Un’azione semplice e quotidiana come quella di bere può essere molto dannosa per l’ambiente, visto l’enorme uso che si fa di bottiglie di plastica. Ma un rimedio c’è, sa di buon tempo antico ed è alla portata di tutti: le borracce, che siano di alluminio, acciaio o plastica riciclata. E quale luogo migliore per diffondere questa buona pratica se non la scuola? Se poi dai banchi di scuola quest’abitudine si diffonde anche all’esterno, nei luoghi di svago, di sport o in casa, l’effetto può davvero essere dilagante.
In Toscana un buon esempio sta già venendo dai gestori del servizio idrico integrato, parecchi dei quali si sono attrezzati per fornire agli studenti, con l’inizio delle scuole, una borraccia da mettere nello zaino.
Publiacqua, con il progetto L’acqua del Sindaco arriva nelle scuole, sta regalando ai bambini di prima elementare dei Comuni serviti una borraccia di alluminio da 400 millilitri, un segnalibro con informazioni sull’acqua del rubinetto e un vademecum che dà consigli pratici sull’uso della borraccia.
Molti Comuni delle province di Pistoia, Prato e Firenze hanno poi deciso di estendere la distribuzione anche agli altri studenti, finanziando con un proprio fondo l’acquisto delle borracce aggiuntive.
Le amministrazioni di Borgo San Lorenzo e di Lastra a Signa, per esempio, hanno allargato l’iniziativa a tutti gli alunni delle scuole elementari e medie stanziando i fondi aggiuntivi necessari. Stessa cosa anche a Quarrata e a Fucecchio; Bagno a Ripoli ha esteso il progetto a tutti gli alunni delle scuole primarie, sempre aggiungendo risorse proprie.
Fa un passo più in là il Comune di Rignano che ha allargato la distribuzione di borracce non solo a tutte le classi elementari e medie ma anche alla scuola dell’infanzia.
Progetti plastic free
Ce ne sono diversi sul territorio regionale, e alcuni vanno avanti da anni.
Nei territori di Pisa, Empoli, Pontedera, Capannori, Monsummano serviti da Acque spa è attivo sin dal 2007 il progetto “Acqua Buona” con distribuzione gratuita di brocche e borracce nelle scuole dei Comuni aderenti.
Sulla stessa scia Capannori che, sempre insieme ad Acque Spa, con la campagna Usami e riusami ha già fornito borracce agli alunni delle primarie e secondarie di primo grado dei quattro istituti comprensivi di Capannori, San Leonardo in Treponzio, Camigliano e Lammari.
Nei Comuni delle province di Lucca, Massa e Pistoia serviti da Gaia spa è attivo il progetto Alla scoperta dell’acqua grazie al quale le scuole aderenti possono ricevere in omaggio un libro (“Acqua in mente”) e una borraccia di acciaio.
Ci sono poi dei Comuni che hanno scelto di muoversi in autonomia. Nel Chianti fiorentino per esempio gli alunni delle elementari di Barberino val d’Elsa, San Donato e Tavarnelle è dal 2014 che bevono nella borraccia di alluminio riutilizzabile, nata dal marchio Waste Less. Il progetto Chianti Waste Less infatti investe da anni sulla diffusione della borraccia e altre azioni virtuose, come l’installazione di fontanelli all’interno delle scuole.
Dal canto suo il Comune di Bucine (AR) ha già eliminato la plastica monouso nelle mense scolastiche e intende installare dispositivi per la distribuzione dell’acqua usando borracce al posto delle bottigliette.
Iniziative autonome delle scuole
Ci sono infine le iniziative intraprese dalle singole scuole in nome dell’autonomia, con i dirigenti scolastici che hanno cercato finanziamenti o destinato parte del loro bilancio per l’operazione plastic free.
Plastica Buuu è il nome del progetto della Scuola dell’Infanzia di San Giovanni di Portoferraio (LI) che prevede anche la fornitura di una borraccia di acciaio inox personalizzata, offerta dal gruppo Nocentini. A Follonica (GR) la scuola per l’infanzia I Melograni, grazie ai finanziamenti del Comune, ha installato al suo interno una fontanella e ha dotato i bambini delle borracce. E a San Miniato (PI), una borraccia di alluminio è stata donata ai ragazzi delle scuole medie dei due Istituti comprensivi cittadini grazie al finanziamento del Gruppo Biokimica.
E adesso la distribuzione di borracce comincia a estendersi anche agli istituti superiori e all’università. All’Istituto superiore “A.M. Agnoletti” di Sesto Fiorentino sono state regalate borracce a tutti gli studenti e al personale e sono stati installati due erogatori con depuratori per l’approvvigionamento libero di acqua; nel corso dell’anno si procederà poi ad abolire gradualmente la vendita delle bottiglie di acqua nel bar e nei distributori.
Ma visto che “non è mai troppo tardi” anche ai nuovi studenti iscritti all’Università di Firenze viene data in omaggio, insieme alla carta studente, una borraccia da usare per l’acqua dei fontanelli installati nelle varie sedi dell’Ateneo.
Fonte: ARPAT
Aggiungi un commento