I biologi dell’Università di Firenze hanno creato la prima mappa genetica di tutte le 300 farfalle che vivono nell’Europa occidentale.
FIRENZE – La prima mappa zoogeografica della diversità genetica della farfalle europee, ricostruita dagli studiosi fiorentini, ricalca a grandi linee la carta politica dell’Europa occidentale. E’ il risultato della ricerca condotta dal team del Dipartimento di Biologia guidato da Leonardo Dapporto, pubblicata sulla rivista scientifica Molecular Ecology Resources. Lo studio mostra come le linee genetiche delle farfalle tendano a differenziarsi tra regioni diverse confinate dai cambiamenti climatici e da quelle stesse barriere naturali che hanno limitato gli spostamenti delle popolazione umane.
“Esiste una branca della scienza, la filogeografia, che studia come si originano e come si distribuiscono geograficamente le diverse varianti genetiche – spiega Dapporto -. Gli studiosi ipotizzano che gran parte di queste distribuzioni sia stata determinata dai grandi cambiamenti climatici del passato, soprattutto dai cicli glaciali e interglaciali del Pleistocene, ma verificarlo è molto difficile, soprattutto per la mancanza di una mole sufficientemente ampia di dati per interi gruppi animali”.
I ricercatori hanno creato un raccolta di dati di tutte le 300 farfalle che vivono nell’Europa occidentale per un totale di circa 15.000 sequenze di DNA mitocondriale. Grazie a queste sequenze hanno tracciato la prima mappa della diversità genetica delle farfalle europee che conferma il ruolo delle barriere geografiche (come le Alpi, i Pirenei e i bracci di mare) nella diversificazione delle popolazioni delle farfalle.
“Conoscere le dinamiche della biodiversità, compresa la distribuzione spaziale della diversità genetica – commenta il ricercatore – è fondamentale per prevedere le risposte ai cambiamenti ambientali e per mettere in atto misure di conservazione efficaci”.
Fonte: Università di Firenze
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